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Il mediatore elvetico non ha pagato le FARC

Secondo un'inchiesta della Televisione della Svizzera romanda, Jean-Pierre Gontard non ha versato alcun riscatto per far liberare due dipendenti della Novartis rapiti dalle Farc in Colombia.

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 febbraio 2009 - 19:00

Il reportage televisivo, che andrà in onda giovedì, presenta documenti e filmati inediti. Rivela che la Novartis ha effettivamento pagato un riscatto di 2,5 milioni di dollari per la liberazione dei suoi dipendenti, nel 2001. Ma Jean-Pierre Gontard - incaricato dall'allora ministro svizzero degli affari esteri Joseph Deiss di fare da intermediario - ha solo "stabilito un canale di comunicazione".

Secondo le giornaliste che hanno realizzato il documentario, Bogotà era perfettamente al corrente dei fatti. Alcune fotografie dimostrano che il rilascio degli ostaggi è avvenuto in presenza del generale Gallegos, numero due della polizia colombiana.

Gontard è stato accusato dalla giustizia colombiana di "gestione di fondi di un'organizzazione terrorista". Bogotà sostiene che ha versato mezzo milione di dollari alle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) per il rilascio dei due ostaggi. Sia Gontard che Berna hanno più volte respinto le accuse.

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