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Frode fiscale, clienti contro Credit Suisse

Prima udienza a Mendrisio di un correntista indagato a Milano che intende rivalersi sulla banca

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 aprile 2016 - 20:15

L'inchiesta condotta dalla procura milanese su una presunta maxi frode fiscale da 14 miliardi di euro orchestrata dal Credit Suisse è sconfinata in Ticino. Questa mattina alla Pretura di Mendrisio si è svolta la prima delle numerose udienze promosse da diversi clienti indagati in Italia che intendono rivalersi sulla seconda banca svizzera, rea a loro dire di non averli informati adeguatamente sui rischi delle operazioni incriminate.

Il meccanismo delineato dagli inquirenti consisteva nella sottoscrizione di polizze vita fittizie con la Credit Suisse Life, con sede alle Bermuda, allo scopo di sottrarre al fisco capitali che venivano esportati in forma anonima.

I legali della banca dovranno ora decidere se dar seguito alla procedura di conciliazione, accogliendo almeno parzialmente la singola pretesa di risarcimento, tenuto conto che una decisione di merito è destinata a riverberarsi anche sulle altre azioni giudiziarie in corso.

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