Il cinema svizzero, questo sconosciuto
I film svizzeri fanno fatica a varcare le frontiere e a conquistare un pubblico internazionale. Per il ministro della cultura Alain Berset, però, “lo stato del cinema svizzero è buono”.
Per tradizione, il Festival del film di Locarno coincide con la conferenza stampa durante la quale il ministro della cultura presenta il bilancio degli investimenti della Confederazione nel settore cinematografico.
Un bilancio che giovedì Alain Berset ha definito positivo. “Quest’anno ci sono molti motivi per essere felici”, ha sottolineato, ricordando il successo di film come “L’ordine divino” o “La mia vita da zucchina”, in lizza per l’Oscar della migliore pellicola d’animazione.
Di tutt’altro avviso il caporedattore di Frame, la rivista del cinema della Neue Zürcher Zeitung. Secondo Christian Jungen, bisognerebbe puntare su meno film, ma migliori. Basta, insomma, con la politica del far contenti tutti.
Quali sono stati i film svizzeri di maggior successo?
Al di là delle polemiche su quali film bisogna o non bisogna sostenere, è divertente constatare che il film svizzero che ha avuto maggior successo nella Confederazione non aveva ricevuto nessuna sovvenzione statale. “I fabbricasvizzeri”, pellicola del 1978 che descriveva con umorismo le tortuose procedure di naturalizzazione, era stato ritenuto probabilmente troppo sovversivo dalle autorità di allora.
In mancanza di dati esaustivi a livello internazionale, è impossibile stilare una hit parade definitiva dei film elvetici (o coproduzioni a maggioranza elvetica) più visti. Tuttavia, i dati dell’Ufficio federale di statistica danno un quadro abbastanza completo. Chi ha già visto uno di questi film?
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