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Da Monopoli ai quiz in scatola

Nata per promuovere in Italia il gioco di investimenti immobiliari, Editrice Giochi legherà il suo successo anche alle versioni da tavolo dei quiz tv

Questo contenuto è stato pubblicato il 31 dicembre 2015 - 12:09

di Claudio Moschin

La storia di Editrice Giochi, marchio storico in Italia e all'estero, inizia nel 1936 dall'intuizione di Emilio Ceretti, giornalista, critico cinematografico e traduttore di classici americani, che fonda, insieme agli amici Paolo Balestrino, Walter Toscanini e successivamente Micio Borletti, una società per promuovere un gioco molto di moda negli Stati Uniti: Monopoly.

Il gioco, che tradotto in italiano diventa Monopoli, è ispirato alla toponomastica di Milano (città dove ha sede l'azienda di Ceretti) ed entra subito a far parte dei giochi più amati dagli italiani, decretando ufficialmente la nascita del mercato dei "giochi di società" e l'appellativo, che segnerà Editrice Giochi per i successivi 70 anni, cioè "quelli del Monopoli".

Il successo ottenuto con Monopoli spinge l'azienda ad introdurre sul mercato altri due giochi, che diventeranno dei veri e propri cult: Risiko! e Scarabeo. L'Editrice Giochi, per almeno 30-40 anni, resterà il marchio più noto del settore, non solo in Italia ma in mezzo mondo, arrivando addirittura a distribuire in Italia per esempio la bambola Barbie e I suoi giochi, o I primi prodotti informatici della Commodore.

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Ma per Editrice Giochi il successo sarà legato anche ai giochi ispirati a famosi programmi di intrattenimento televisivo, a cominciare da Rischiatutto, gioco in scatola del fortunato quiz.

TV di Mike Bongiorno che consacrerà la nascita dei giochi ispirati a eventi mediatici. Gli anni '80 saranno i più ricchi: OK il Prezzo è Giusto, Il Gioco di FIVE, BIS, Superflash e il Pranzo è Servito, titoli famosi di giochi da tavolo che via via sono stati seguiti da altri titoli "provenienti dal piccolo schermo", come L'Eredità, Affari Tuoi, Soliti Ignoti, Voyager o Alle Falde del Kilimangiaro. Davvero si può dire che in tutte le famiglie italiane con bambini, c'è sicuramente stato (e forse c'è ancora…) almeno un gioco della EG, della Editrice Giochi.

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