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Gianni Infantino indagato dalla giustizia svizzera

Gianni Infantino è alla testa della Fifa dal 2016. Associated Press

Un procuratore federale straordinario ha aperto un'inchiesta nei confronti del patron della Fifa, in relazione agli incontri avvenuti con il procuratore generale, il dimissionario Michael Lauber.

Questo contenuto è stato pubblicato il 30 luglio 2020 - 17:16

Esaminando in particolare due denunce presentate in relazione agli incontri tra Lauber e Infantino, Stefan Keller, il magistrato incaricato del caso, "è giunto alla conclusione che vi sono segni di un atto di rilevanza penale", si legge nel comunicatoLink esterno diramato giovedì dall'Autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione. Tra i presunti reati: abuso di autorità, violazione del segreto d'ufficio, favoreggiamento e, presumibilmente per Infantino, istigazione a tali atti.

Il procuratore federale straordinario, nominato a fine giugno, ha chiesto quindi che le competenti commissioni delle Camere tolgano l'immunità a Michael Lauber, che mercoledì a presentato formalmente le dimissioni. I magistrati eletti dal Parlamento godono infatti dell'immunità per eventuali reati commessi nell'ambito delle loro attività ufficiali e solo le commissioni possono revocarla.

Il patron della Federazione internazionale di calcio Gianni Infantino e il primo procuratore dell'Alto Vallese Rinaldo Arnold (finito pure nel registro degli indagati) non beneficiano invece di nessuna immunità e contro di loro è stata perciò formalmente aperta una procedura giudiziaria.

Tutta la vicenda era iniziata nel 2015, dopo l'apertura di un procedimento penale nei confronti di funzionari della Fifa in relazione all'attribuzione dei Mondiali 2018 e 2022 a Russia e Qatar. Nel maggio dello stesso anno, la polizia aveva effettuato una retata in un prestigioso albergo di Zurigo, città dove ha sede la Fifa, arrestando sette funzionari dell'organizzazione calcistica. La maggior parte delle procedure aperte sono però state archiviate senza nessun seguito, come riassume questo articolo:

Nell'ambito delle indagini, Michael Lauber aveva avuto degli incontri segreti con il patron della Fifa, senza che venissero rispettate le consuete procedure, in particolare la stesura di un verbale. Fatti, questi, che avevano spinto alcuni indagati per la vicenda Fifa a presentare denuncia contro di lui, ritenendolo parziale. Inoltre, il procuratore pubblico della Confederazione aveva sempre parlato di due incontri, ma poi si era scoperto che erano stati tre. Contro Lauber era stato quindi aperto un procedimento disciplinare.

Una settimana fa, il Tribunale amministrativo federale era giunto alla conclusione che le accuse mosse a Lauber dall'Autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione erano in parte fondate, ciò che ha spinto il procuratore pubblico a dimettersi.

tvsvizzera.it/mar

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