La Catalogna ha votato l'indipendenza
Il Parlamento catalano ha proclamato venerdì l'indipendenza della regione. L'Aula ha approvato venerdì a scrutinio segreto la risoluzione per dichiarare la secessione dalla Spagna.
Il testo, presentato dai partiti separatisti che detengono la maggioranza assoluta nell'Assemblea, prevede la costituzione di una "repubblica catalana come Stato indipendente e sovrano di diritto democratico e sociale".
I partiti d'opposizione (socialisti, popolari e Ciudadanos) hanno abbandonato l'Aula prima della votazione. Davanti al Parlamento, migliaia di persone hanno accolto la notizia con un boato, sventolando le bandiere catalane.
La presidente del Parlament, Carme Forcadell, ha annunciato che hanno votato in favore 70 deputati. I voti contrari sono dieci, le schede bianche due.
Madrid ha prontamente reagito. Il Senato spagnolo ha dato via libera all’applicazione dell’articolo 155Link esterno della CostituzioneLink esterno e la Catalogna sarà commissariata. Il governo centrale prenderà il controllo delle sue finanze, della polizia e della sua radio-tv.
L’esecutivo di Carles Puigdemont sarà destituito ed elezioni regionali saranno convocate entro sei mesi.
“Oggi il parlamento catalano ha approvato qualcosa di illegale, un atto criminale”, ha dichiarato il premier Mariano Rajoy. “Ma la spagna è un paese serio, e non lascerà che queste persone colpiscano la Costituzione e le regole per una convivenza pacifica. Voglio dire agli spagnoli che ristabiliremo la legalità e li invito a rimanere tranquilli”.
In piazza a Barcellona, però, decine di migliaia di persone festeggiano la secessione. Lo scontro è ormai inevitabile.
È la prima volta, dal ripristino della democrazia in Spagna nel 1978, che il governo di Madrid applica l'articolo 155 della Costituzione nei confronti di una comunità autonoma del Paese.
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