Massimo Polidoro alla prova del thriller
Il divulgatore e co-fondatore del Cicap, indagatore di misteri e fenomeni insoliti, firma 'Il passato è una bestia feroce', romanzo promosso con il social-marketing
Un cronista milanese, Bruno Jordan. Una lettera indirizzata a lui nel 1982, ma recapitata soltanto oggi. Una bambina –la mittente, amica d'infanzia di Jordan- scomparsa da una cittadina del pavese, la sera in cui tutti erano davanti alla tivù per seguire la partita con cui l'Italia vinse il suo terzo mondiale di calcio.
Si dipana da qui l'intreccio de 'Il passato è una bestia feroceLink esterno', il primo thriller di Massimo Polidoro. "È un genere che prima di tutto amo leggere. Ma dopo aver studiato e dissezionato i migliori libri, cercando di apprendere i meccanismi della suspence, ho voluto capire se ero capace di scriverne uno".
Massimo PolidoroLink esterno è giornalista, scrittore, docente di metodo scientifico e psicologia dell'insolito. È cofondatore e segretario nazionale del CicapLink esterno, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze.
Per mestiere, Polidoro indaga su enigmi della storia e fenomeni ritenuti paranormali, ai quali –senza pregiudizi, ma con rigore scientifico- dà una spiegazione razionale. Ha pubblicato decine di saggi (tra libri, e articoli per il Cicap o pubblicati su riviste di scienza e storia), alcune docu-fiction e libri per bambini.
Ad aiutarlo in questo debutto nella narrativa 'pura' sono stati i suoi stessi lettori, con una formula tipo crowdsourcing. Polidoro ha regalato a cento di essi il romanzo in anteprima, e 'la squadra dei cento' ha scritto recensioni, realizzato filmati promozionali o semplicemente passato parola.
Quando si incontra Polidoro o un suo collega del Cicap, di solito ci si saluta con la domanda del milione di dollari (non 'da un milione', 'del milione'): a tanto ammonta il premio in denaro messo in palio ormai da anni per chiunque riesca a riprodurre un fenomeno soprannaturale in condizioni controllate. Ma per il momento…
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