Acquisti all'estero, commercianti sul piede di guerra
I commercianti svizzeri sono sul piede di guerra contro i frontalieri degli acquisti. Il super franco sta mettendo in difficoltà il settore e sempre più consumatori varcano i confini elvetici per la loro spesa che nonostante i limiti all’importazione e le eventuali tasse restano convenienti, soprattutto nei cantoni di frontiera.
Per questo le associazioni di categoria, sostenute da alcuni ambienti politici di destra, si stanno impegnando per ridurre la franchigia di 300 franchi che esonera dal pagamento dell’IVA sui beni acquistati all’estero.
Una mozione dell’Unione democratica di centro presentata al Consiglio degli Stati si propone di abbassare la soglia di esenzione a 50 franchi.
Contrarie le associazioni dei consumatori secondo le quali la concorrenza dell’estero, dovuta essenzialmente al divario di prezzo dei prodotti, si combatte con la qualità e l’ammodernamento della rete commerciale.
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