Leonardo scienziato in mostra hi-tech a Firenze
Sarà esposto da mercoledì, in una mostra-evento alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Codice Leicester di Leonardo da Vinci. Si tratta di 72 fogli manoscritti e illustrati, cui il genio del Rinascimento affidò sue intuizioni scientifiche e tecniche.
La mostra -intitolata L'acqua microscopio della naturaLink esterno e aperta fino al 20 gennaio- è un'anteprima delle celebrazioni che si terranno nel 2019, per i 500 anni dalla morte. Il Codice Leicester è un prestito di Bill Gates, che lo acquistò nel 1994 per 31 milioni di dollari.
Il percorso espositivoLink esterno, che rende omaggio al Leonardo scienziato ma anche al pittore, comprende pure altri manoscritti, fra i quali il Codice Atlantico e il Codice Arundel.
Filo conduttore della mostra è appunto l'acqua, e le intuizioni che Leonardo vi legò nei suoi studi. È proprio a Firenze, affascinato dal fiume Arno, che il genio di Vinci comincia a scrivere nel 1504 quest'opera.
Scienza moderna
"I segreti che si trovano in questo manoscritto stanno nel metodo", anticipa il curatore Paolo Galluzzi. "Studiare la natura, ridurla a leggi comuni: questa è la scienza moderna”.
"Lo scrisse da destra a sinistra, è molto difficile leggerlo anche con lo specchio in mano", spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt. "Qui si può proprio entrare nella mente di Leonardo".
Mezzo decisivo per favorire la comprensione è il Codescope, strumento digitale avanzato collocato in diversi punti che consente al pubblico di sfogliare manoscritti e leggere i fogli con un rovesciamento speculare della scrittura mancina di Leonardo.
Supporti multimediali e figure contribuiscono inoltre a proporre annotazioni, esperimenti e ragionamenti di Leonardo in una maniera 'pop', vicina all'attuale, grande consumo di tecnologie da parte di tutti.
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