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Si impenna la curva dei contagi in Svizzera

Virginie Masserey, responsabile del controllo delle malattie infettive all'UFSP. Keystone / Anthony Anex

Con oltre 3'000 nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore, l'aumento dei casi di coronavirus in Svizzera è repentino come mai prima. Benché la curva non sia comparabile a quella della prima ondata, poiché ora si effettuano molti più test, la tendenza di crescita è "preoccupante e seria", hanno sottolineato venerdì gli esperti del settore, che temono fino a 12'000 casi al giorno.

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 ottobre 2020 - 20:55

Secondo l'ultimo bollettino diramato dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), tra Svizzera e Liechtenstein si contano 3'105 nuovi casi (che portano il totale a 74'422), 68 ricoveri in più (5'276) e 5 nuovi decessi (1'823 dall'inizio della pandemia). L'incidenza ha raggiunto 867,1 casi ogni 100'000 abitanti.

Le persone in isolamento nel Paese sono attualmente 7'311 mentre 12'964 entrate in contatto con esse sono in quarantena (altre 12'232 lo sono poiché rientrate da un Paese considerato a rischio).

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Il repentino aumento dei casi è preoccupante, ha sottolineato Virginie Masserey, responsabile del controllo delle malattie infettive all'UFSP, e questo nonostante oggi si effettuino molti più test rispetto alla primavera e il numero di ospedalizzazioni sia inferiore ad allora.

In tutti i cantoni

L'incremento tocca tutta la Svizzera, inclusi i cantoni che nel corso della prima ondata erano stati meno interessati, e ognuno deve fare subito la propria parte per fermare l'impennata ed evitare un sovraccarico degli ospedali che comprometterebbe la presa a carico di tutti i malati, ha sottolineato.

Masserey ha evidenziato l'importanza del distanziamento sociale, delle mascherine quando non si può rispettare la distanza e dell'igiene delle mani poiché "tutti potremmo essere malati senza saperlo". Lo stesso vale per le quarantene.

"Ora sappiamo"

Martin Ackermann, capo della task force scientifica Covid-19 della Confederazione le ha fatto eco su molti punti. "La velocità di contagio è impressionante e bisogna quindi fare qualcosa per intervenire", ha detto. "Rispetto alla primavera sappiamo però meglio cosa serve: distanza e igiene", ha affermato.

Ackermann ritiene inoltre che servano maggiori misure e un'applicazione più severa delle stesse: senza interventi, la crescita continuerà ad essere estremamente rapida, fino ad arrivare a 12'000 casi al giorno in poche settimane. In particolare, l'esperto auspica che le mascherine siano sempre indossate in luoghi chiusi e gli eventi privati siano svolti in forma più ristretta.

Il presidente dell'organizzazione che riunisce i medici cantonali Rudolf Hauri ha precisato che proprio nelle feste private, come i matrimoni, e nell'ambito degli sport amatoriali si sono registrati molti casi. L'impatto di tali eventi è stato sottovalutato. Anche Hauri ha detto che l'aumento dei contagi procede a una velocità che nessuno si aspettava.

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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 16.10.2020)

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