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La banca centrale svizzera mantiene la sua politica monetaria

A una settimana dal voto sulla Brexit, la Banca nazionale svizzera (BNS) mantiene la sua rotta. L’istituto lascia invariata la sua politica monetaria e si prepara a far fronte a un'eventuale uscita della Gran Bretagna dall'Ue, con probabili effetti importanti sul franco.

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 giugno 2016 - 08:30
swissinfo.ch e RSI (TG del 16.06.2016)

Concretamente l'istituto d'emissione mantiene fermo fra il -1,25% e il -0,25% il margine di fluttuazione del Libor a tre mesi, suo principale tasso di riferimento. Vengono anche confermati gli interessi negativi dello 0,75% sui conti giro presso la BNSLink esterno.

Obiettivo della banca centrale, oggi come ieri, è diminuire la pressione sul franco. La moneta elvetica continua infatti ad essere «chiaramente sopravvalutata», ha ribadito il presidente della direzione Thomas Jordan.

Gli analisti mettono in relazione il rafforzamento del franco con l'approssimarsi del referendum nel Regno Unito sulla permanenza nell'Ue. Un appuntamento che potrebbe aumentare le incertezze e le turbolenze, ha avvertito Thomas Jordan. La BNS è comunque pronta a far fronte alla situazione: seguirà gli eventi con attenzione e se necessario potrebbe adottare misure.

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