La farmaceutica fa volare l'export svizzero
La bilancia commerciale svizzera nel primo trimestre dell'anno ha chiuso con un surplus di quasi 11 miliardi di franchi. La crescita delle esportazioni è dovuta al settore chimico-farmaceutico. Mentre continua la tendenza negativa delle importazioni.
Nel periodo gennaio-marzo 2017, le esportazioni sono aumentate rispetto all'anno precedente del 2,4 %, a 54,1 miliardi di franchi. Le importazioni si sono invece arrestate del 4,2%, a 43,3 miliardi di franchi. Sono dati resi noti dall'Amministrazione federale delle dogane secondo la quale la bilancia commerciale ha chiuso con un surplus record di 10,8 miliardi di franchi.
Settore chimico-farmaceutico
La crescita delle esportazioni è dovuta al settore chimico-farmaceutico, senza il quale sarebbe risultato un calo del 2,5%. In progressione anche i metalli (+9%) e il segmento tessili, abbigliamento e scarpe (+15,9%). In quest'ultimo caso l'aumento si spiega tuttavia con ritorni di merce ordinata online.
In tutte le altre categorie di prodotti le esportazioni sono diminuite; quelle di macchine del 3% e quelle di elettronica del 3%. Per gli orologi risulta una flessione del 6,8%, per i gioielli e la bigiotteria del 12,7% e per i veicoli del 16,2%.
Importazione in calo
Per quanto riguarda le importazioni prosegue la tendenza al ribasso iniziata in autunno. Sette categorie di prodotti su dodici hanno accusato un calo. L'incremento maggiore è stato messo a segno dai prodotti energetici (+27,1%) mentre la contrazione più marcata è a carico dei gioielli/bigiotteria (-12,7%).
Nel solo mese di marzo, il più debole del trimestre, le esportazioni sono scese dello 0,2% (-0,4% reale) a 17,9 miliardi e le importazioni sono diminuite del 4,8% (-7,0%) a 15,1 miliardi. La bilancia commerciale mostra quindi un'eccedenza di 2,8 miliardi di franchi.
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