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Autodenuncia, clienti italiani infuriati con le banche elvetiche

Numerosi conti bloccati per invitare i contribuenti a mettersi in regola con Roma. Ma molti si sono rivolti agli avvocati

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 febbraio 2015 - 11:09

Numerosi clienti italiani si sono visti bloccati i loro conti detenuti presso le banche svizzere, dopo l'approvazione in dicembre delle nuove norme sull'autodenuncia fiscale di capitali non dichiarati (Voluntary Disclosure) da parte delle due Camere. Entro inizio marzo inoltre Berna e Roma firmeranno l'intesa contro la doppia imposizione (che peraltro prevede lo scambio di informazioni bancarie) e molti istituti finanziari elvetici si stanno già adeguando al nuovo scenario. In poche parole stanno forzando i contribuenti a mettersi in regola con le leggi del loro paese. Ma gli investitori italiani non ci stanno e molti si sono già rivolti ai loro avvocati per far cessare quello che ritengono un processo alle intenzioni.

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