Dopo aver ottenuto l'indipendenza del regno, nel 1954, Norodom Sihanouk lancia la costruzione di una nazione moderna e al contempo tradizionale. Un progetto materializzato dall'architetto elvetico-cambogiano Vann Molyvann.
Questo contenuto è stato pubblicato il 31 gennaio 2013 - 11:00
Appassionato delle società umane. Nutro grande curiosità per i viaggi, gli incontri e le letture. Scrivo principalmente sui grandi temi affrontati dalle organizzazioni internazionali basate a Ginevra. Abbreviazione: fb
Mentre Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina esercitano fortissime pressioni affinché il piccolo regno khmer scelga il suo campo nella guerra fredda, la Cambogia vive 15 miracolosi anni di pace.
"Eravamo poveri materialmente, ma eravamo rispettati. La Cambogia era un paese culturalmente ricco, che viveva con dignità", ricorda Ang Choulean, etnologo specializzato in studi khmer.
Il primo architetto diplomato della Cambogia indipendente, Vann Molyvann, ha concretizzato la visione, ancestrale e al contempo moderna, che Sihanouk aveva del suo regno. "La mia carriera professionale è legata allo sviluppo del mio paese. Per fortuna, in seguito alla proclamazione di indipendenza, dopo gli studi in Francia, sono tornato in Cambogia. E per fortuna, sua maestà Norodom Sihanouk mi ha dato il compito di aiutare il paese nella costruzione del proprio futuro".
(Testi e foto: Frédéric Burnand, swissinfo.ch / vecchie foto dello svizzero Jean Mohr tratte dal libro New Khmer Architecture 1953-1970, Bangkok, 2006)
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