Da mezzo secolo, Georg Gerster sorvola il pianeta per documentarne la bellezza e l’impatto dell’intervento umano sull’ambiente. L’esposizione presentata alla Fondazione per la fotografia di Winterthur – intitolata «Quello di cui viviamo» - si concentra sull’alimentazione, un tema caro a Gerster.
Questo contenuto è stato pubblicato il 16 marzo 2013 - 11:00
«Ritengo che le migliori fotografie aeree aiutino ad elevare il proprio spirito. Sono uno strumento di riflessione: prendendo quota non si vede solo quello che è, ma anche quello che potrebbe essere. È l’inventario delle nostre opportunità», afferma il fotografo svizzero. Nato nel 1928, Gerster è un pioniere della fotografia aerea. La sua prima immagine in volo l’ha scattata nel 1963 in Sudan.
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