Netanyahu a Mosca per il Giorno della Vittoria
Con la solenne parata militare, si è aperto mercoledì a Mosca il Giorno della Vittoria. Ospiti il presidente serbo Aleksandar Vucic e il premier israeliano Netanyahu, che ha pure in programma colloqui con Putin.
Le celebrazioni, come ogni anno, mirano a sottolineare la forza e la centralità della federazione russa. Sulla piazza Rossa, sfilano oltre 13'000 militari, per ricordare la vittoria del 1945 in quel conflitto che in Russia è chiamato Grande guerra patriottica. In vetrina, anche i più moderni mezzi bellici.
"La Russia", scandisce il presidente, "impedirà che si dimentichi che i soldati sovietici hanno sconfitto il nazismo. Alcuni stanno cercando di negare le imprese del popolo che salvò l'Europa dallo sterminio e dagli orrori dell'Olocausto."
Divisi su Iran e Siria
Il vertice tra Benjamin Netanyahu e il presidente russo Vladimir Putin è molto atteso, poiché Israele ha salutato positivamente la decisione comunicata martedì dagli Stati Uniti di uscire dall'accordo sul programma nucleare iraniano.
Non così la Russia, che ha fatto sapere che continuerà ad applicare l'accordo e accusa gli USA di aver agito contro le posizioni della maggioranza dei paesi e in nome di un opportunismo rivolto esclusivamente ai propri interessi.
I due leader discuteranno probabilmente anche della Siria, dove Tel Aviv teme la presenza militare dell'Iran, alleato di Mosca nel sostenere il regime di Assad e del quale Israele e gli Stati Uniti sono nemici storici.
Martedì sera, jet israeliani hanno colpito in un raid un deposito iraniano a sud di Damasco a seguito di presunte irregolari attività delle forze di Teheran. I missili avrebbero ucciso 9 combattenti delle guardie rivoluzionarie iraniane.
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