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Nuovo stadio della Roma, un rompicapo politico per la Raggi

L’ippodromo di Tor di Valle, dove potrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma che sostituirebbe l’Olimpico, è un grande rompicapo politico per la sindaca della capitale italiana Virginia Raggi, che dovrà decidere a breve se approvarne o meno la costruzione. Il reportage della Radiotelevisione svizzera.  

Questo contenuto è stato pubblicato il 08 febbraio 2017 - 20:30

 

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Stadio, negozi uffici, un parco e tre grattacieli. Una colata di cemento da 1,7 miliardi di euro, pagati da privati che farebbe arrabbiare i militanti “grillini” più puri. Un progetto che crea qualche dubbio alla giunta di Virginia Raggi che teme speculazione e corruzione e vuole che venga ridimensionato.

Dall’altra parte però, dietro a Francesco Totti che su Twitter scrive “Famostostadio”, ci sono i molti tifosi giallorossi che sono anche elettori e non ascoltarli potrebbe costare caro.

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