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Casoria, terra dello smaltimento illegale dei rifiuti

Viaggio nella Terra de fuochi tra i cittadini che hanno detto basta e combattono il fenomeno delle discariche abusive. Intervista all'incaricato del governo per il fenomeno dei roghi di rifiuti

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 maggio 2016 - 09:58

Casoria, comune di poco meno di 80mila abitanti alle porte di Napoli, da tempo soffre come tanti altri comuni della provincia di un problema maggiore: le discariche abusive.

Non per nulla Casoria Link esternoè proprio in mezzo alla cosiddetta Terra dei fuochiLink esterno, ovvero quel territorio compreso tra le province di Napoli e Caserta, dilaniata dai continui roghi tossici appiccati alle discariche abusive che proliferano un po' ovunque su tutto il territorio.

Comitati cittadini, associazioni ambientaliste, singoli cittadini da anni denunciano queste situazioni, questi roghi tossici, le discariche abusive a cielo aperto. E noi siamo andati a Casoria per documentare una situazione insostenibile.

Agri ambiente

Particolarmente attiva in Campania è l'associazione Agri AmbienteLink esterno, un'associazione a livello nazionale, la cui sezione campana cerca in tutti i modi di combattere fuochi e discariche abusive. I suoi membri hanno la funzione di polizia giudiziariaLink esterno e si muovono sul terreno su base volontaria. Sono loro che individuano e segnalano le discariche abusive. Come quella di Casoria che abbiamo visitato.

Camorra e Rom

Per il consigliere regionale campano Francesco Emilio Borrelli (presidente Gruppo consiliare Campania Libera, PSI, Davvero Verdi) il fenomeno è soprattutto legato alla gestione dei rifiuti da parte della Camorra con l'aiuto dei Rom. Occorre dunque, per Borrelli, un maggior controllo del territorio per combattere il fenomeno. Ma a inizio maggio qualcosa dovrebbe cambiare. Il governo ha generosamente finanziato diverse misure per combattere roghi e abusivismo in materia di smaltimento rifiuti.

Let's do it! Italy

Accanto a comitati cittadini e a associazioni ambientaliste c'è pure Let's do it! ItalyLink esterno, il movimento italiano di Let's do it! World, un'organizzazione nata in Estonia nel 2008. Il suo obiettivo principale è quello di contribuire e sviluppare un piano d'azione per risolvere il dramma dello smaltimento illegale dei rifiuti. L'organizzazione è particolarmente attiva in Campania. Il coordinatore italiano è Vincenzo Capasso. Una delle loro attività è quella di mappare tutte le discariche abusive.

Patto per la terra dei fuochi

Sul fenomeno della Terra dei fuochi abbiamo sentito il vice prefetto di Napoli, Donato Cafagna, incaricato per il fenomeno dei roghi di rifiuti in Campania. La sua azione si basa sul "Patto per la terra dei fuochiLink esterno" sottoscritto l'11 luglio 2013 tra l'altro da governo, regione, province, comuni, ASL, Anci. Anas.

Il patto chiarisce soprattutto priorità e responsabilità e le misure da adottare per contrastare il fenomeno. A distanza di quasi 3 anni, secondo il vice prefetto di Napoli Donato Cafagna si è fatto molto e molto c'è ancora da fare sebbene il fenomeno dovrebbe essere presto sotto controllo. Così il vice prefetto.

Riccardo Franciolli

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