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Nel nome della fertilità

La qualità dello sperma dei giovani svizzeri è tra le peggiori in Europa. Lo dice uno studio recentissimo dell’Università di Ginevra. E perché mai succede una cosa del genere? Il futuro dell’homo helveticus è in pericolo?

Questo contenuto è stato pubblicato il 08 giugno 2019 - 09:33
Flavia Baciocchi e Debora Huber, Falò RSI
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Una coppia ticinese vorrebbe tanto dei figli, ma dopo un paio d’anni di tentativi, la gravidanza non arriva. Marito e moglie si interrogano sulle possibili cause e la risposta è che il problema sta nell’uomo, la qualità del suo sperma è troppo bassa. 

A livello psicologico è un duro colpo. Unica consolazione, il marito in questione non è un caso isolato: i maschi, in tutto il mondo, sono sempre meno fertili. Appena due settimane fa sono state presentate le conclusioni di uno studio iniziato in Svizzera nel 2006. Ebbene, la qualità del seme dei giovani elvetici è tra le peggiori d'Europa. E allora naturalmente ci si interroga sulle cause del fenomeno; sotto esame ci sono in particolare diversi fattori ambientali e gli stili di vita. 

Per il momento però risposte certe non ce ne sono. Nel frattempo si apre la strada del ricorso alla procreazione assistita ed è un campo in cui si possono trovare situazioni eticamente discutibili: dai cataloghi che permettono di scegliere che tipo di figlio si vuole (colore degli occhi, capelli ecc.) al mondo dei donatori e delle centinaia di figli che hanno generato.

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