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La Milano del Dj dalle sonorità multiculturali

Una città che dà spazio a tutti i generi e a tutti gli stili musicali. Andrea “Rock” Toselli è una delle voci della Milano in musica. Conduttore dell’emittente radiofonica rock più ascoltata d’Italia, Virgin Radio, è anche musicista (è il leader del gruppo punk Andead), produttore, autore e conduttore televisivo. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 febbraio 2018 - 13:00
Andrea Canepari e Guido Mariani

Negli ultimi anni, la metropoli italiana è profondamente cambiata. Milano, che con la Svizzera ha dei rapporti strettissimi, si è trasformata non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche dal profilo sociologico ed economico.

 In questa serie vi proponiamo cinque interviste con altrettante personalità che Milano ce l'hanno nel cuore. Dallo scrittore all'economista, dalla politica al deejay, ci raccontano come hanno vissuto questa trasformazione.

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Milanese doc, ha assistito negli ultimi anni a una città che ha saputo mutare passioni e gusti e in cui i ritmi e le sonorità si sono adeguati a una metropoli multiculturale che assorbe e metabolizza diverse influenze e detta le regole quando si tratta di fenomeni giovanili, mode e tendenze. «I ragazzi di oggi – dice – fruiscono di musica in modo completamente diverso da quello che facevamo noi. 

Vent’anni fa ci fidavamo esclusivamente di quello che leggevamo sui dischi. Compravi un CD e dalle note di copertina, leggendo i ringraziamenti, capivi quali sarebbero stati i tuoi prossimi ascolti. Oggi semplicemente passando da una playlist all’altra sul web si cambia totalmente musica e poiché Milano è stata sempre una città alla moda, con un passaggio in due tre negozi il look dei giovani cambia come cambiano i loro gusti e si passa dall’essere uno “skater” o un “raver” o un “fighetto”». 

Moda e musica a Milano vanno a braccetto da quando il capoluogo lombardo tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ‘80 era la città delle tribù musicali: i rockabilly, i metallari, i punk, i dark; gruppi di ragazzi che si incontravano in alcuni luoghi simbolo e a volte si scontravano tra di loro. Alcuni di quei luoghi oggi non esistono più, ma sono stati soppiantati da nuovi punti di riferimento e l’energia e l’entusiasmo sono rimasti intatti. «Oggi Milano - spiega Andrea Rock - è una città piena di rapper. È una realtà molto urbana, legata al territorio con tanti artisti validi che risale sin dai tempi degli Articolo 31». Milano ha sempre dato una casa a tutti. L’occasione di ascoltare e vivere la musica non manca mai: dai locali piccoli dove giovani artisti possono farsi le ossa e fare la gavetta, ai luoghi che ospitano migliaia di spettatori attratti dalle star internazionali per cui Milano è una tappa obbligata.

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