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I duecento anni di Vincenzo Vela

Duecento anni fa nasceva a Ligornetto, in un Canton Ticino da poco indipendente, lo scultore Vincenzo Vela. Fu artista di spicco dell'Ottocento e rinnovò il linguaggio della scultura, ma fu anche un uomo di idee libertarie che combatté per i suoi ideali e si impegnò per l'istruzione pubblica e delle classi disagiate. Alla Confederazione lasciò la sua villa-museo, attorno alla quale ruotano oggi le celebrazioniLink esterno per il bicentenario.

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 maggio 2020
tvsvizzera.it/ri con RSI (Quotidiano del 04.05.2020)
Una sala del Museo Vincenzo Vela in una foto scattata appena dopo la riapertura del 2015. © Keystone / Ti-press / Samuel Golay

Avviato da giovane al mestiere di scalpellino, Vincenzo Vela (3.5.1820-3.10.1891) proseguì l'apprendistato alla fabbrica del Duomo di Milano, dove approdò quattordicenne, e si iscrisse nel 1835 all'Accademia di Brera. Nel 1847 partecipò come volontario alla guerra del Sonderbund, che contrappose conservatori e liberali in Svizzera, e nel marzo dell'anno successivo prese parte alle Giornate di Como, insurrezione di città e provincia contro il dominio austriaco.

Vincenzo Vela. Keystone / Str

A consacrarlo tra i principali esponenti della scultura naturalista fu un'opera che ultimò poco dopo, nel 1851, ovvero lo Spartaco. Visse e operò in seguito a Torino, fino a quando -nel 1867- decise di ritirarsi nella villa che aveva fatto costruire a Ligornetto e che comprendeva, oltre alla residenza e lo studio, un museo privato poi aperto al pubblico dal 1880. Aveva esposto nel frattempo e Parigi, Londra, Dublino.

+ Lo Spartaco nella schedaLink esterno dell'Istituto svizzero di studi d'arte

Tra la fine degli anni settanta e gli ottanta, Vincenzo Vela fu anche deputato in Gran Consiglio (parlamento cantonale) ticinese, poi membro consultivo della commissione cantonale della pubblica istruzione.

+Un tour virtualeLink esterno del Museo Vela grazie all'app SmARTravel

La riapertura dei musei in Svizzera, dopo le restrizioni legate alla pandemia di coronavirus, è consentita dall'11 maggio. Il Museo Vela riaprirà martedì 12.

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Nel servizio de Il QuotidianoLink esterno [video sopra], le interviste allo storico Marco Marcacci e alla direttrice del Museo, Gianna Mina. Ma anche le immagini di altre sculture chiave dell'opera di Vela, come la statua di Garibaldi in piazza Vittoria a Como, il Napoleone morente esposto a Versailles e le Vittime del lavoro.


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