Matteo, stai sereno?
di Massimo Donelli
Puzza di urina. E di feci. Odore nauseabondo di corpi sfatti dal caldo e che non conoscono il piacere di una doccia da giorni. Abiti sporchi. Fame. Bambini che dormono su un pezzo di cartone appoggiato sul pavimento lurido.
Ecco, siete appena scesi dal FrecciarossaLink esterno alla stazione di Milano Centrale, lasciando la vostra comodissima poltrona e l'aria condizionata: il degrado vi accoglie a braccia aperte.
Passando fra quella folla dolente di disperatiLink esterno, che qualcuno chiama clandestini e qualcun altro migranti, evitate, per carità, ogni contatto pelle-pelle: molti di loro, infatti, hanno la scabbiaLink esterno.
Come sono finiti lì in stazione?
Arrivano dalla Libia, via Lampedusa. E ora aspettano di partire per il nord Europa, alla ricerca di una vita nuova che sia, banalmente, dignitosa; e, soprattutto, non contempli né guerre né carestie.
Esattamente come avveniva un anno fa…Link esterno
Quest'anno, però, c'è una novità.
Dopo qualche giorno di laissez-faire, un genio – sì, certamente un genio – ha pensato bene di impacchettare la disperazione e restituirla sotto forma di… zoo. In che modo? Uomini, donne e bambini sono stati stipati dentro cupole di plexiglass, normalmente destinate al commercio, nella cosiddetta Galleria delle carrozze. Agghiacciante. Ma non ci si poteva pensare prima? Era davvero così difficile trovare una sede alternativa e dignitosa per quei poveracci?
Non va meglio ai loro connazionali che si sono fermati a Roma, davanti alla stazione Tiburtina, dove arriva ItaloLink esterno, il treno con le poltrone FrauLink esterno: hanno a disposizione un solo cesso (a pagamento) in trecento o giù di lì.
Perciò, si…arrangiano nei dintorni…Link esterno
Non basta.
Buttati sotto gli alberiLink esterno, assalgono chiunque – caritatevole - arriva a portare un po' di cibo e un po' d'acqua. E arraffano ogni pezzo di carta per trasformarlo in un giaciglio al riparo dal sole sfiancante che regala l'anticiclone africano.
Poi, se arriva la polizia, scappanoLink esterno, nascondendosi per qualche ora altrove…
Avete capito, no?
Un immondezzaio a cielo aperto, dove i rifiuti e le persone danno vita a una rappresentazione del dolore di sapore biblico.
A Ventimiglia, poi, fuori dalla stazione ferroviaria, oltre al bivacco di disperati c'è la variante politica.
Nel senso della politica francese, che ha gettato la città di confine nel caosLink esterno.
Il governo socialista dello sciupafemmineLink esterno incallito François HollandeLink esterno, infatti, si muove agli antipodi del governo socialista di François Mitterrand.
Mentre Mitterrand dava ospitalità a tutti, compresi i terroristi italianiLink esterno, Hollande, fottendosene degli accordi di SchengenLink esterno, ha pensato bene di sbarrare la frontiera franco-italianaLink esterno ai disperati che arrivano dalla Libia (Paese tragicamente devastatoLink esterno dalla ridicola grandeur di Nicolas SarkozyLink esterno).
Con tanti saluti alla liberté, alla égalité e, soprattutto, alla fraternité.
Meglio, allora, evitare le stazioni e prendere l'aereo, dite?
L'aeroporto di Fiumicino funziona al 60%Link esterno: è mutilato dall'incendioLink esterno avvenuto oltre un mese fa, esattamente il 7 maggio.
Impiegati e operai hanno lavorato per un po' con le mascherineLink esterno. Poi è arrivata la resa. Voli cancellati. Attese che diventano bivacchi. In più, l'orrendo e sinistro e maleodorante spettacolo che lascia dietro di sé un rogo.
Quanto ci vorrà per tornare alla normalità?
Dio solo lo sa…
Penserete, quindi, sia il caso di usare l'auto dimenticando i trasporti pubblici, giusto?
Attenzione, però.
Se vi accingete a consigliare in tal senso amici francesi che, volendo evitare il caos di Ventimiglia, desiderassero passare dal tunnel del Monte BiancoLink esterno, dite loro di stare bene attenti alle news sul traffico prima di varcare il confine.
Sì, perché dentro i 13 chilometri del traforo (12.870 metri, a esser precisi) la radio si sente.
Invece nei 30 chilometri successivi, da Courmayeur ad AostaLink esterno, in una interminabile sequenza di gallerie, c'è il coprifuoco acustico: la radio è muta.
Sì, muta.
Così, in caso di incidente si rischia di rimanere imbottigliati inesorabilmente dentro una moderna camera a gas illuminata da lampadine giallastre.
Fantastico, no?
Sicurezza, pulizia, efficienza.
Una nazione civile dovrebbe garantirli a tutti.
Ai cittadini. Agli immigrati. Ai turisti.
Nell'anno dell'ExpoLink esterno, con gli occhi del mondo puntati addosso, l'Italia non garantisce nulla di tutto ciò a nessuno.
E offre di sé un'immagine desolante.
Peggio, violenta.
Poche sere fa, infatti, proprio su un treno della linea Expo, un controllore è stato aggredito da una gang di giovani sudamericani senza bigliettoLink esterno. Ha chiesto loro i documenti, per tutta risposta gli hanno maciullato il braccio sinistro con il machete.
Capito?
In questo quadro, c'è da sperare che, almeno, i turisti non sappiano l'italiano.
E, perciò, non siano in grado di leggere i giornali.
Se lo facessero, infatti, scoprirebbero anzitutto che i mafiosi dentro e attornoLink esterno al CampidoglioLink esterno fanno apparire quelli di CorleoneLink esterno dei dilettanti. Poi che il partitoLink esterno del presidente del ConsiglioLink esterno, pur di non sciogliere la giunta e andare al voto, è aggrappato all'improbabile sindacoLink esterno della CapitaleLink esterno: e costui, mentre la città affonda, si pavoneggia e vaneggia di amoreLink esterno in testa al corteo del Roma PrideLink esterno…
Infine, leggerebbero che c'è una richiesta di arrestoLink esterno per Antonio AzzolliniLink esterno, presidente della commissione Bilancio del SenatoLink esterno, esponente dell'NdcLink esterno, partito di governo già alle prese con il caso imbarazzanteLink esterno di un sottosegretario legatissimo ad Angelino AlfanoLink esterno. Azzollini maltrattava le suoreLink esterno della clinica Casa della Divina Provvidenza di BisceglieLink esterno dove, all'ombra del suo potere, una prostituta serba, amante del direttore generale, era stata assunta come addetto stampa…Link esterno
Sì, lo so: voi stenterete a crederlo, ma è assolutamente vero.
Tutto vero.
Da Courmayeur fino a Bisceglie, passando per Ventimiglia, Milano e Roma.
Tutto vero.
Questa è l'Italia di RenziLink esterno alla vigilia dell'estate 2015.
Matteo, stai sereno?
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