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Matteo, da Rischiatutto a Lascia o raddoppia

Matteo Renzi alla Ruota della Fortuna con Mike Bongiorno ansa
Questo contenuto è stato pubblicato il 13 dicembre 2016 - 09:49
Massimo Donelli

Un segno del destino.

Decisamente.

Che Matteo RenziLink esterno abbia fatto la sua prima apparizione televisivaLink esterno come concorrente di Mike BongiornoLink esterno a La ruota della fortunaLink esterno è davvero un segno del destino.

Infatti…

… che cosa è stato il catastrofico (per lui) referendum del 4 dicembreLink esterno se non un RischiatuttoLink esterno?

Mica è finita.

Stiamo per entrare nel 2017, giusto?

Ironia della sorte…

… davanti a Matteo c'è un anno da Lascia o raddoppia.Link esterno

Curioso, vero?

Ma non poteva essere altrimenti…

Riflettiamo.

Renzi è creatura televisiva tanto quanto Silvio BerlusconiLink esterno.

Di cui esaspera pregi e difetti.

Al punto che i due, come ho già avuto modo di scrivereLink esterno, sembrano, mediaticamente parlando, padre e figlio.

Renzi, infatti, è cresciuto guardando le tv del tycoonLink esterno di Arcore.

Un imprintingLink esterno che emerge, con prepotenza, a ogni discorso, a ogni intervista, a ogni mossa pubblica.

Qualche esempio?

Il clamoroso battesimo in giubbino di pelle nero da Maria De FilippiLink esterno

le Link esternoslide per illustrare la manovraLink esterno

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… la sistematica presenza dentro tg, talk show e programmi della domenica pomeriggioLink esterno.

E poi le direzioni Pd in diretta su YouDemLink esterno

… la telecamera che inquadra Matteo rispondeLink esterno (su FacebookLink esterno)…

… le videointervisteLink esterno con tutti i più importanti quotidiani.

Un'orgia di immagini racconta l'epopea berlusconiana.

Un'orgia di immagini racconta i mille giorni al potere di Matteo.

Saranno una manna, fra qualche decennio, per chi vorrà ripercorrere in chiave storica le vicende dei due, così simili.

Domanda…

Renzi è al capolinea (anche Silvio sembrava esserlo…)?

O si prepara a tornare da trionfatore (Berlusconi ha appena vinto il referendum…)?

Dovrà dircelo, appunto, il 2017, anno cruciale per il ragazzo nato a Rignano sull'ArnoLink esterno che partì per rottamareLink esterno e ora rischia di essere rottamatoLink esterno.

Vediamo.

Dalla sentenza della Consulta sull'ItalicumLink esterno (fine gennaio), alla nuova legge elettorale, al prossimo voto (giugno? settembre?), Renzi si giocherà, in pochi mesi, la vita.

Letteralmente.

Dovesse andargli bene, potrà danzare felice sulle note di

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.

Dovesse andargli male, invece, si aprirebbe per lui uno scenario imbarazzante.

Almeno sul piano sociale.

Guadagnarsi da vivere, per esempio.

Ora, infatti, come ha raccontato sulla sua pagina FacebookLink esterno, si ritrova d'improvviso senza stipendio.

Ma che cosa faceva Matteo prima di diventare un politico di professione?

Nell'autobiografia ufficiale si leggeLink esterno: "Lavora come dirigente nell'azienda di famiglia che si occupa di servizi di marketing".

Se non una bugia, però, almeno è una forzatura.

Nella travagliata impresa del padreLink esterno, infatti, Matteo è a lungo inquadrato semplicemente come un collaboratore.

E diventa dirigente soltanto quando ha la certezza di essere eletto presidente della Provincia di Firenze.Link esterno

Ovvero, l'azienda di famigliaLink esterno versa i costosissimi contributi dirigenziali per meno di otto mesi.

Poi, dal 2003 al 2016 (tredici anni), provvedono le tasse pagate dai cittadini italiani, giacchè l'onere previdenziale ricade prima sulla Provincia, poi sul Comune di Firenze, infine sulla presidenza del Consiglio.

Capito?

Così, nel caso il figlio non riuscisse a riprendersi Palazzo ChigiLink esterno

… papà TizianoLink esterno dovrebbe nuovamente mettersi le mani in tasca.

Oppure…

… potrebbe scattare il pronto soccorso di Marco CarraiLink esterno

… che già provvedeva al pagamento dell'affittoLink esterno fiorentino quando Matteo era sindaco.

Già, Carrai.

L'amico inseparabile.

Lui e Renzi come

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.

Uno in politica, l'altro negli affari.

Due vite, più che parallele, intrecciate.

Ecco come.

Dopo essere stato amministratore delegato di Florence MultimediaLink esterno (su cui indagaLink esterno la Corte dei ContiLink esterno), amministratore delegato di Firenze ParcheggiLink esterno (fino al 9 maggio 2013) e avere avuto l'appalto delle audioguide a Palazzo VecchioLink esterno, storica sede del municipio fiorentino, Marchino, come lo chiamano gli amici, oggi è, oltre a mille altre cose, presidente di Toscana AeroportiLink esterno e consigliere della Fondazione cassa di Risparmio di FirenzeLink esterno.

Non basta.

Su indicazione di Matteo stava per diventare addirittura responsabile nazionale della cyber securityLink esterno.

Senza, peraltro, avere un'acclarata competenza in materia.

Tanto che si è dovuto muovere il presidente della Repubblica, Sergio MattarellaLink esterno, per impedire questa… stravaganza.

Capito che sodalizio c'è fra i due?

Quindi, statene certi, Carrai non mollerà mai Renzi.

Perché è un un uomo di mondoLink esterno, Marchino.

Un tipo svelto.

Inaffondabile.

E se la carriera politica dell'amico finisse male, lui si farebbe in quattro pur di risolvergli ogni problema materiale.

Garantito.

Però…

… per Renzi sarebbe comunque difficile rientrare nella normalità dopo…

… essersi fatto fare un mega jet su misuraLink esterno

aver banchettato alla Casa BiancaLink esterno

schierato una portaerei davanti a VentoteneLink esterno

… e svolazzato di qua e di là in elicotteroLink esterno.

Ritornare alla Smart?Link esterno

O addirittura alla bicicletta?Link esterno

Nel primo giorno dopo le dimissioni, Matteo ha ostentato un tuffo nella quotidianitàLink esterno da uomo medio: pizza, PlaystationLink esterno, accompagnamento figli.

Per 24 ore si può fare, figuriamoci.

Ma alla lunga?

Staremo a vedere.

Che cosa ne sarà di Renzi ce lo dirà, appunto, solo il 2017.

Nel caso Matteo risorgesse, potrebbe addirittura consacrarlo uomo dell'anno.

Viceversa, sul calendario della storia repubblicana segnerebbe il suo tramonto.

Lascia o raddoppia, quindi.

Le scommesse sono aperte.

Segui @massimodonelliLink esterno

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