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Good luck, mister Conte!

ANSA

Hypercorsivo di Massimo Donelli

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 marzo 2016 - 11:03

Grazie tante e in bocca al lupo.

Stop.

Tutto qui?

Sì, niente di più.

Perché nessuno – nessuno - si strapperà i capelli o si sentirà vedovo dopo l'addioLink esterno annunciato di Antonio ConteLink esterno alla NazionaleLink esterno italiana di calcio.

Anzi, in molti diranno: "Era ora…".

Nei due anni in cui è stato commissario tecnico, infatti, l'ex allenatore della JuventusLink esterno non ha fatto altro che lamentarsi, tenere il broncio, polemizzare.

E pretendere, pretendere, pretendere dopo aver ottenuto il massimo e anche di più.

Ha avuto, per dire, uno stipendio tanto faraonico quanto assolutamente ingiustificato (oltre 10 milioni per due anni: ma, alla faccia della trasparenza, la cifra precisa-precisa non si è mai saputa!).

La prova?

Carlo TavecchioLink esterno, presidente della Federazione italiana giuoco calcioLink esterno, gaffeurLink esterno celebre e serialeLink esterno, ha già annunciato urbi et orbiLink esterno che il suo successore guadagnerà molto menoLink esterno

Non basta.

Conte si è portato dietro uno Link esternostaff pletorico e costosoLink esterno (incluso il fratello GianlucaLink esterno), che ora lo seguirà nella nuova, dorata avventura al ChelseaLink esterno del miliardario russo Roman AbramovichLink esterno.

Epperò, non pago di cotanta bambagia, lui avrebbe voluto che il calendario della serie ALink esterno e quello della Coppa ItaliaLink esterno fossero costruiti a uso e consumo della Nazionale.

Come?

Per esempio, chiedeva pause ad hocLink esterno per stageLink esterno azzurri, infischiandosene delle conseguenze fastidiose che ne sarebbero derivate ai colleghi allenatori dei club.

Di più…

Ha fatto sapere a tutti che gli mancava il lavoro quotidianoLink esterno con i calciatori e che quel ruolo da selezionatore gli andava stretto; sorvolando, ovviamente, sul compenso molto largo che gliene derivava.

Insomma, non proprio un uragano di simpatia.

E men che meno un fulgido esempio di gratitudine verso chi lo ha voluto alla guida degli azzurri, regalandogli nuove chancesLink esterno su quel palcoscenico internazionale dove, prima, aveva collezionato solo delusioni (ha fatto flop in Champions LeagueLink esterno e fiasco in Europa LeagueLink esterno) tanto che, come ha scritto il Guerin SportivoLink esterno, "non aveva mercato Link esterno".

Peggio…

IneleganteLink esterno nei confronti di Massimiliano AllegriLink esterno, suo talentuoso successore alla Juventus.

IrritanteLink esterno nel vittimismo del tutto ingiustificato.

InsofferenteLink esterno nei confronti della giustizia sportiva (che lo ha condannatoLink esterno a 10 mesi di squalifica, poi ridotti a quattro) e dei magistrati (che lo hanno rinviato a giudizio per frode sportivaLink esterno).

Così bilioso da offrire a Maurizio CrozzaLink esterno lo spunto per una

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di grande successo.

A ben vedere, come ha detto Alberto CerrutiLink esterno, editorialista de La Gazzetta dello SportLink esterno, ai microfoni di Radio anch'io SportLink esterno, Conte "è stato l'uomo giusto nel posto sbagliato".

Lo si sapeva, peraltro, fin dall'inizio della sua avventura azzurra, che sta per concludersi con gli Europei di FranciaLink esterno.

Se vincerà il titolo continentale, potete scommettere che racconterà di essere riuscito nell'impresa contro tutti e contro tutto.

Se, invece, la sua Nazionale farà una figuracciaLink esterno come quella di Cesare PrandelliLink esterno, se la prenderà con il mondo intero.

Comunque vada, il truce Antonio ha l'avvenire assicurato: lo aspetta il ricco mondo della Premier LeagueLink esterno.

Dove è davvero tutto oro ciò che luccica (Abramovich gli ha garantito 18 milioni di euro netti per tre anni, più i premiLink esterno).

Ma le trappole non mancano.

A cominciare da quelle mediatiche.

Protetto dall'inscalfibile scudo bianconero prima e dallo sciovinistico cordone sanitario azzurro poi, come reagirà il nuovo coachLink esterno del Chelsea di fronte ai (prevedibili) agguati dei reporter britannici, che non fanno sconti a nessuno e marcano stretto chiunque?

Wait and seeLink esterno, per dirla nella lingua che Conte ha studiato caparbiamente negli ultimi mesi (a spese della Nazionale?).

Lassù, di certo, il chiagne e fotteLink esterno non è ammesso.

E puoi anche chiamarti José MourinhoLink esterno, ma se sbagli ti prendono a calci nel sedereLink esterno.

So, good luck, mister ConteLink esterno!

God bless youLink esterno

Segui @massimodonelliLink esterno

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