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Agli Uffizi meno visitatori ma maggiore interesse

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A un mese dalla riapertura integrale, alla Galleria degli Uffizi di Firenze si contano "soltanto" 2'000 visitatori al giorno ma si osserva un turismo meno superficiale rispetto a prima della pandemia: meno selfie con le opere famose e più tempo ad apprezzare quelle che ancora non si conoscono. Parola del direttore Eike Schmidt.

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 agosto 2020 - 21:10

Lo storico dell'arte tedesco dirige dal 2015 il museo più visitato d'Italia. Prima del Covid-19, gli Uffizi potevano contare sui turisti di oltre 100 Paesi. Ora meno, ma nonostante le numerose limitazioni ai viaggi, il richiamo del museo è un vero e proprio motore per l'economia di Firenze, assicura Schmidt. "I ristoranti e negozi che avevano già riaperto sono rimasti vuoti finché non abbiamo aperto anche noi".

Quel che colpisce davvero, però, è che nelle sale -dopo una chiusura di tre mesi- sia quasi scomparso il rito del selfie. Non che Schmidt fosse radicalmente contrario ("l'importante è che sia l'inizio di un processo di godimento e un processo educativo") ma non nasconde la soddisfazione: "Il modo di fruizione è cambiato. Abbiamo molti meno visitatori " ma "la gente rimane più a lungo nel museo, e questo è veramente un successo".


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