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Carro del vincitore? Spiacente, tutto esaurito

Il carro del vincitore ansa

di Massimo Donelli

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 febbraio 2015 - 17:39

Carro del vincitore?

Spiacente, esauriti anche i posti in piedi.

Come al solito.

Anzi, stavolta più del solito.

Tra sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio, infatti, tutti (ma proprio tutti) i giornali italiani, inclusi quelli televisivi e radiofonici, hanno speso vagonate di parole mielose per esaltare la figura di Sergio MattarellaLink esterno, appena eletto presidente della RepubblicaLink esterno.

Non un dubbio, un però, un forse (a parte la voce isolataLink esterno di Piero OstellinoLink esterno)…

C'era tra di noi un santo e non ce ne siamo mai accorti.

Dove si è nascosto San Sergio in tutti in questi anni?

Perché non si è manifestato prima a miracolare il Paese ammalato?

Mistero glorioso.

Eppure, nessuno se lo filava, da anni.

Si sono dovute affannosamente cercare foto in bianco nero negli archivi cartacei per pescare un'immagine del neo capo dello Stato, un desaparecido che era parcheggiato tra gli intoccabili giudici della Corte CostituzionaleLink esterno.

La prova?

Se è il genio celebrato da cotanta folla di aedi, come mai si è dovuto chiedere a Giorgio NapolitanoLink esterno di prolungare le fatiche quirinalizie?

E come mai, invece di ricorrere, per dire, a Mario MontiLink esterno, frettolosamente battezzato con il laticlavioLink esterno e garantito a vita dal relativo, cospicuo emolumentoLink esterno, non si è pensato a lui, a Sergio, per avere alla guida del governo qualcuno che non facesse storcere il naso a frau Angela MerkelLink esterno e agli altri accigliati pretoriani dell'eurorigore?

Curioso, no?

Eppure gli addetti ai lavori lo conoscevano e lo conoscono bene. Soprattutto per via del Mattarellum, il sistema elettorale in vigore dal 1993 al 2001, poi parzialmente modificato, che il politologo di sinistra Gianfranco PasquinoLink esterno, sull'Enciclopedia Treccani, definisce "malamente congegnatoLink esterno" e del quale, fino a ieri, tutti hanno detto una cosa e una sola: che va abolito perché impedisce di dare stabilità al quadro politico.

Un pasticcio, insomma.

Ma oggi, silenzio.

Guai a criticare.

Anzi, c'è chi, violino alla mano, spiega che nessuno meglio di Sergio può occuparsi dell'anti Mattarellum, ossia l'ItalicumLink esterno, la riforma elettorale griffata Matteo&Silvio considerata da un vecchio compagno di partito di Mattarella, l'eterno democristiano Paolo Cirino PomicinoLink esterno, una iattura, anzi una dittaturaLink esterno.

E, a proposito di DcLink esterno e di democristiani: dal magazzino memoria della politica italiana stanno uscendo d'improvviso, a uno a uno, tutti i fantasmi scudocrociati, dimenticati per anni al pari del neodivo Sergio e ora nuovamente inseguiti dai microfoni.

Leoluca OrlandoLink esterno è stato il primo a tagliare il traguardo televisivo su RaiunoLink esterno appropriandosi della nomina quirinalizia quasi fosse merito suo.

Ciriaco De MitaLink esterno (sì, proprio lui) è risorto negli studi SkyTg24Link esterno.

E Rosy BindiLink esterno non ha mai avuto un sorriso largo come negli ultimi giorni.

Insomma, la Balena biancaLink esterno è tornata.

Alla grande.

Si è mangiata definitivamente il vecchio (gli ex comunisti acquartierati sotto l'insegna del PdLink esterno guidato da un postdemocristianoLink esterno del PpiLink esterno) e il nuovo (Forza ItaliaLink esterno, la LegaLink esterno, il Movimento 5 stelleLink esterno) sparando sul colle più alto il suo esponente più grigio, taciturno, appartato.

E giù applausi!

Come se tutti, stanchi dopo gli anni chiassosi del berlusconismo, dell'antiberlusconismo, del grillismo e del leghismo, fossero disperatamente alla ricerca di un luogo di pace, politica e sociale.

E chi ha mai garantito agli italiani tranquillità e benessere meglio della vecchia Dc?

Morale: la Grecia in mano ai rossi, l'Italia in mano ai democristiani. Chissà che cosa pensano lassù, tra Bruxelles e Francoforte, di questi mediterranei eternamente stravaganti, eternamente cattocomunisti…

Segui @massimodonelliLink esterno

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