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Ginostra, l'isola da sempre isolata

Keystone / Carmelo Imbesi

Ginostra e i suoi 40 cittadini non hanno mai sofferto la solitudine e per loro, il confinamento, è una pratica di vita quotidiana.

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 marzo 2021 - 15:46
Marco Carlone e Daniela Sestito, RSI News

Arcipelago delle Eolie: sulle pendici del vulcano di Stromboli sorge un’isola nell’isola. È GinostraLink esterno, un borgo collegato al resto del mondo solo attraverso un minuscolo approdo, che può ospitare unicamente un’imbarcazione alla volta. L’alternativa è uno scosceso sentiero, ormai in disuso, che conduce al centro abitato più grande dell’isola, sul versante opposto del vulcano.

Sebbene l’orografia del territorio la renda difficilmente accessibile, Ginostra non ha mai sofferto la solitudine. Tuttavia, il borgo ha subìto lungamente un particolare “isolamento”: servizi di base – come elettricità, poste e lo stesso porticciolo – hanno richiesto ai residenti anni di lotte. Poi, negli ultimi vent'anni, sono arrivati.

Le complesse dinamiche della quotidianità non hanno però impedito a una piccola comunità internazionale di stabilirsi in questo angolo remoto del Mediterraneo. Oggi i 40 abitanti stabili sperano che la piccola società ginostrana possa continuare a far vivere il borgo, mantenendo un equilibrio fra le attività turistiche esistenti e la natura selvaggia del territorio.

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