Navigation

La riforma fiscale di Trump costerà 2,3 miliardi al Credit Suisse

Contenuto esterno


Questo contenuto è stato pubblicato il 23 dicembre 2017 - 20:55
tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 23.12.2017)

L’istituto bancario elvetico ha comunicato che dovrà procedere a una correzione di bilancio di 2,3 miliardi di franchi nel quarto trimestre del 2017.

La causa di questa svalutazione è legata alla riforma fiscale adottata negli Stati Uniti, che abbassa il tasso d’imposizione delle società dal 35 al 21%, ciò che le costringe a ridurre il valore delle imposte differite attiveLink esterno.

Questa perdita – definita dalla banca svizzera un aggiustamento contabile una tantum – avrà un impatto minimo sui fondi propri regolamentari dell’istituto.

L’altra grande banca elvetica, l’UBS, si attende dal canto suo una svalutazione dell’ordine di 2,8 miliardi.

Per il direttore della camera di commercio svizzero-americana, Martin Naville, non c’è nulla di cui preoccuparsi: “Le banche hanno perso molti soldi nella crisi, il diritto fiscale permette loro di dedurre le perdite dagli utili degli anni seguenti – spiega alla Radiotelevisione svizzera. Cambiando l'aliquota fiscale, cambia la base di calcolo e quindi anche il diritto a dedurre i debiti dalle imposte. Ma in definitiva è solo una perdita contabile".

Partecipa alla discussione!

I contributi devono rispettare le nostre condizioni di utilizzazione.
Ordina per

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Scoprite ogni settimana i nostri servizi più interessanti.

Iscrivitevi ora per ricevere gratuitamente i nostri migliori articoli nella vostra casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.