Unia preoccupata per la tratta di essere umani in Svizzera
Il sindacato Unia si dice preoccupato della tratta di esseri umani in Svizzera e pubblica un elenco di provvedimenti per evitare lo sfruttamento della manodopera.
Secondo il sindacato Unia, che ha pubblicato un elenco di misure volte a evitare lo sfruttamento della manodopera in Svizzera, c'è necessità di sensibilizzazione e di lotta contro questo fenomeno.
Esperte, esperti, rappresentanti sindacali, autorità e datori di lavoro si sono incontrati lunedì a Berna, su invito di Unia, per un simposio sulla "Tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo".
Nell'ambito del piano d'azione nazionale contro questo fenomeno, il sindacato chiede ai datori di lavoro di assumersi le proprie responsabilità. In Svizzera, le reti di trafficanti di esseri umani esercitano pressioni fisiche e psicologiche su una forza lavoro che può essere sfruttata a piacimento, spiega Unia in un comunicato stampa. A queste intimidazioni si aggiungono truffe, inganni, isolamento, salari inadeguati e sfruttamento di una situazione di disagio.
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L'opuscolo con i provvedimenti consigliati mira a fornire una migliore protezione al personale interessato, evidenziando i rischi di sfruttamento. Si punta in particolare su contratti di lavoro scritti, controlli sulle condizioni di lavoro con i subappaltatori (le cui pratiche sono talvolta poco trasparenti), salari trasparenti con pagamenti regolari, retribuzione indipendentemente dallo status di residenza e rispetto degli standard sanitari.
Unia chiede inoltre ai datori di lavoro di garantire che i salari siano in linea con i contratti collettivi di lavoro (CCL) e con gli "standard etici e sociali".
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