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Straripa il Reno nella regione del Lago di Costanza

Pericolo acqua alta sulle rive del Reno a Diepoldsau. Keystone / Gian Ehrenzeller

Dopo la canicola della scorsa settimana, forti piogge si sono abbattute nel corso del fine settimana sulla Svizzera, in particolare in Ticino e nell'est del Paese.

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 agosto 2023 - 09:07
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS

Il Reno, ingrossato dalle piogge degli ultimi giorni, è straripato lunedì tra Diepoldsau, nel Canton San Gallo, e il Lago di Costanza. La regione è parzialmente allagata, ma non sono ancora stati segnalati danni.

"Ci aspettiamo che l'inondazione raggiunga il picco intorno alle 20:00", ha dichiarato all'agenzia Keystone-ATS un portavoce dell'organizzazione transfrontaliera che regola il fiume tra Svizzera e Austria.

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Il livello del Reno è salito anche più a monte, a Domat-Ems, nei Grigioni, ha reso noto SRF Meteo in un comunicato. Lunedì mattina presto era al livello di allerta 3, un pericolo grave.

Secondo SRF Meteo, un problema è legato al limite delle nevicate al di sopra dei 3'000 metri. Quasi tutte le precipitazioni del fine settimana si sono così riversate nei fiumi.

Lunedì sono previsti ancora forti rovesci nella Svizzera centrale e orientale. Fino a 80 millimetri di pioggia sono previsti entro la mezzanotte nel Ticino occidentale, nel Vallese meridionale e nella valle del Goms (Vallese). Il limite delle nevicate si abbasserà tuttavia tra i 2000 e i 2500 metri di altitudine.

In Ticino, dove tra sabato mattina e lunedì mattina sono caduti fino a 360 mm di pioggia, la maggior parte delle precipitazioni dovrebbe cessare in serata. La situazione è particolarmente difficile nel Sopraceneri. Due valli laterali della Valle di Blenio, la Val Malvaglia e la Val Pontirone, sono isolate e la strada cantonale fra Biasca e Malvaglia è chiusa.

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Negli scorsi giorni una tempesta, seguita da una violenta grandinata, abbattutasi nel Locarnese aveva provocato ingenti danni ad auto e tetti.

Due stabili a Locarno sono stati evacuati per le abbondanti infiltrazioni di acqua dal tetto distrutto dai grossi chicchi di grandine. L’afflusso di acqua da fiumi e torrenti al Lago Maggiore è cresciuto in poche ore a oltre 2'000 m3/s, facendo aumentare in un giorno il livello dello specchio d’acqua transfrontaliero, che fino a pochi giorni fa presentava una vistosa carenza idrica, da -24,4 a 51,2 centimetri.

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