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Quando la votazione è "troppo complicata"

Non è raro che gli svizzeri siano chiamati alle urne per decidere riguardo a temi alquanto complicati. Ogni tanto questa complessità influenza il risultato. Secondo un’analisi pubblicata giovedì, è successo proprio questo durante la recente votazione sulla riforma delle imprese, respinta dalla popolazione lo scorso 12 febbraio. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 30 marzo 2017 - 20:38
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 30.03.2017)
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Non è stata la “rivolta della classe media”, evocata da più parti. Secondo l’analisi VOTO, che ha interpellato 1'512 persone nelle settimane successive allo scrutinio, a giocare contro alla Riforma III delle impreseLink esterno, sarebbe stata la sua complessità: tre quarti degli intervistati hanno ammesso di aver avuto difficoltà a comprendere l’oggetto in votazione.  

Di conseguenza sono state determinanti le raccomandazioni di voto, e in molti citano la presa di posizione contro la riforma dell'ex ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf.

A questo si aggiunge la sfiducia nel mondo economico e nelle stime sulle perdite fiscali fatte dal Governo, che hanno spinto molti cittadini a dire no alla riforma che avrebbe dovuto porre fine ai privilegi fiscali concessi alle multinazionali.

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