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Quando i profughi erano ungheresi

Intervista a Lajos Zehery, 89 anni, uno dei 14 mila che nel 1956 trovarono rifugio in Svizzera; la repressione sovietica ne mise in fuga 200 mila

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 settembre 2015 - 21:46

Giovedì la conferma: l'Ungheria ha iniziato la costruzione di una nuova barriera, alla frontiera con la Slovenia. Entrambi i paesi fanno parte dello spazio Schengen.

La politica del filo spinato portata avanti da Budapest sorprende molti osservatori, poiché dalla stessa Ungheria nel 1956 fuggirono 200 mila persone che trovarono rifugio negli altri paesi europei; 14mila in Svizzera.

Abbiamo incontrato uno di loro a San Gallo. Lajos Zehery, 89 anni, ne aveva 30 quando fuggì dal suo Paese.

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