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Poche ritorsioni economiche ma possibili attacchi informatici

Per il momento non ci sono stati attacchi informativi ma è possibile che nelle prossime settimane arrivino attacchi a infrastrutture sensibili della Confederazione. © Keystone / Christian Beutler

Secondo Pälvi Pulli, responsabile della politica di sicurezza al Dipartimento federale della difesa, la Svizzera non dovrebbe subire pesanti ritorsioni economiche da parte della Russia. Ma a causa della presa di posizione elvetica nel conflitto, come rappresaglia potremmo aspettarci attacchi informatici contro le autorità e le infrastrutture elvetiche. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 marzo 2022 - 13:04
tvsvizzera.it/fra

La lista dei Paesi ostili a Mosca? “Contiene molti Stati, dalla Nuova Zelanda a San Marino, ed era prevedibile che la Russia si arrabbiasse per le sanzioni”. A parlare è la responsabile politica di sicurezza al Dipartimento federale della difesa Pälvi Pulli, stando alla quale non c’è da aspettarsi particolari ritorsioni contro la Svizzera (in ogni caso economiche e di lieve portata).

Secondo l’ambasciatrice, la riforma (vedi snellimento) dell’esercito svizzero tutt'ora in corso non è rimessa in discussione dalle nuove minacce derivanti dalla guerra in Ucraina, anzi: è meglio puntare su formazione, equipaggiamento e prontezza di intervento. Ad essere urgente è semmai il rinnovo dei sistemi d’armamento per la difesa dei cieli svizzeri (aerei da combattimento e sistema missilistico terra-aria).

Ma come la mettiamo coi i razzi a media-lunga gittata? Secondo un rapporto critico commissionato mesi fa dal Partito socialista, la Svizzera avrebbe sottovalutato la necessità di armarsi contro questo genere di minacce. “Respingere un attacco del genere è molto difficile per tutti, anche per Paesi molto più grandi del nostro - risponde Pälvi Pulli -. Fortunatamente siamo inoltre fuori dalla portata di questi missili”.

Attacchi informatici

Sul fronte cyber, invece, in Svizzera non sono (ancora) stati rilevati attacchi legati alla guerra in Ucraina. Nemmeno nelle zone del conflitto, ed è una sorpresa, ci sono finora state aggressioni informatiche ad infrastrutture sensibili. Quel che invece si sta notando, sia in Ucraina sia in Svizzera, è un aumento degli attacchi hacker per sottrarre dati ai privati, sfruttando il momento di crisi. Cerchiamo di capire se la Svizzera è pronta ad affrontare questa minaccia. La risposta nel servizio:

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