Pirati informatici trafugano dati di 2'800 dipendenti della polizia di Berna
A trapelare sono stati nomi, cognomi e numeri di telefono di tutti i 2'800 collaboratori.
Per trafugare i dati, i pirati informatici hanno sfruttato una grave vulnerabilità a livello di sicurezza di un'app usata alla polizia bernese.
La notizia è stata confermata venerdì dalla portavoce delle forze dell'ordine cantonali alla trasmissione 10 vor 10 della televisione svizzero tedesca SRF.
Finora non risulta che i dati siano stati pubblicati su Internet, né si sa chi vi sia dietro il furto. Un procedimento penale è stato avviato, mentre i dipendenti sono stati messi al corrente e sensibilizzati.
L'app installata sugli smartphone all'origine del fatto si chiama "MobileIron". Lo scorso 21 luglio, il Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC) ha informato la polizia bernese a proposito della falla nella sicurezza, precedentemente sconosciuta.
"MobileIron" è uno strumento che consente ai dipendenti ovunque siano di collegare i propri computer portatili ai server del datore di lavoro. È utilizzata in tutto il mondo: anche autorità estere, come il Governo norvegese, sono state vittime della vulnerabilità. Nel Paese scandinavo diversi ministeri sono stati attaccati tramite questa breccia nel sistema.
Se volete condividere con noi osservazioni su un argomento sollevato in questo articolo o segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.