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Più complicato esportare cioccolata e Gruyère nell'UE

Nuove norme rendono onerosa la commercializzazione dei prodotti alimentari nei Ventotto paesi

Questo contenuto è stato pubblicato il 13 dicembre 2014 - 20:58

Nonostante il corposo pacchetto di accordi bilaterali siglati con Bruxelles per le piccole e medie imprese svizzere produttrici di generi alimentari votate all'esportazione la vita si è fatta più complicata. Da oggi per commercializzare i prodotti nell'Unione europea è necessario avere una filiale europea sul territorio dei 28 il cui indirizzo deve figurare nell'imballaggio ella merce.

Una nuova regola che comporta non pochi oneri alle aziende che costituiscono uno dei fattori di successo dell'economia elvetica, tradizionalmente orientata all'esportazione.

Berna ha provato a negoziare questo aspetto ma per il momento l'interesse di Bruxelles è concentrato sulle questioni istituzionali ancora aperte, in particolare quella del recepimento delle norme europee nell'ordinamento elvetico. In attesa di una soluzione c'è da sperare che nel continente non si perda l'interesse per la cioccolata e il Gruyère.

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