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Slitta il voto sui limiti all'immigrazione

Il Consiglio federale (governo) ha deciso mercoledì di annullare la votazione popolare prevista il 17 maggio, a causa delle misure adottate a livello nazionale per contrastare l'epidemia di coronavirus. Tra gli oggetti della consultazione, figurava l'iniziativa UDC (destra conservatrice) per limitare l'immigrazione. Ticino e Neuchâtel, intanto, posticipano le loro elezioni comunali. Slitta inoltre l'esame in Parlamento di iniziative pendenti.
 

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 marzo 2020 - 21:30
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 18.03.2020)
L'iniziativa è co-promossa dall'Associazione per una Svizzera neutrale e indipendente ASNI (nella foto il presidente Lukas Reimann, il giorno della consegna delle firme). © Keystone / Peter Schneider

Saranno infatti sospesi, per un tempo limitato, i tempi di raccolta delle firme per lanciare iniziative e referendum e quelli per la trattazione da parte delle Camere e del governo, che a tale scopo adotterà un'ordinanza.

La ragione è che, oggettivamente, i provvedimenti atti a contenere l'epidemia di Covid-19 limitano l'esercizio dei diritti politici, in particolare la libertà di movimento e riunione e quindi la raccolta delle firme su suolo pubblico.

Rinvii cantonali

La notaLink esterno trasmessa dalla Cancelleria federale raccomanda "espressamente ai Cantoni e ai Comuni di autorizzare lo svolgimento di assemblee comunali soltanto se assolutamente necessario". Appenzello Interno e Glarona hanno già deciso di rimandare le rispettive LandsgemeindeLink esterno.

Il Consiglio di Stato (governo cantonale) ticinese ha decisoLink esterno, sempre mercoledì, di annullare le elezioni comunali del prossimo 5 aprile (che erano già in corso, data la possibilità di votare per corrispondenza) e organizzarle nuovamente nell'aprile del 2021.

Non è invece stata fissata una nuova data per la votazione federale, anche perché il governo sta valutando la possibilità di posticipare anche quella del 27 settembre; una decisione sarà presa a fine maggio.

Non accadeva dal '51

Non è la prima volta che il Consiglio federale annulla una votazione, ma non accadeva da quasi 70 anni. Nel 1951, l'esecutivo fu costretto a posticipare la consultazione popolare a causa di un'epidemia di afta epizootica che aveva colpito diversi cantoni.
 
Oltre che sull'iniziativa popolareLink esterno 'Per un'immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)', che chiede la fine della libera circolazione tra la Svizzera e l'Unione Europea e il divieto di concludere simili trattati in futuro, gli svizzeri il 17 maggio avrebbero dovuto esprimersi anche su due modifiche legislative: una alla Legge sulla caccia, l'altra a quella sull'Imposta federale diretta.
 

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Nell'ottica di proteggere mammiferi e uccelli selvatici, alcune associazioni ambientaliste e animaliste hanno lanciato il referendum contro la prima modifica. La seconda riguarda invece il trattamento fiscale delle spese per la cura dei figli da parte di terzi; a raccogliere le firme è stato il Partito socialista.


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