La settimana in Svizzera
Brexit, campagna di vaccinazione, un nuovo presidente e dei turisti britannici che se la svignano da una stazione sciistica vallesana: il riassunto dell'attualità svizzera della settimana.
La Brexit è ormai realtà e l'accordo siglato tra Londra e Bruxelles è analizzato con interesse anche in Svizzera. Da tempo, infatti, la Confederazione sta negoziando con l'Unione Europea un accordo quadro per regolare i futuri rapporti tra le parti. Alcuni chiedono che la Svizzera ottenga le stesse condizioni concesse al Regno Unito.
Appena dopo Natale, la vicenda di circa 200 turisti britannici che se la sono svignata dalla località sciistica vallesana di Verbier ha fatto colare parecchio inchiostro. In teoria, i vacanzieri avrebbero dovuto osservare una quarantena di dieci giorni.
La campagna di vaccinazioni in Svizzera entrerà nel vivo solo da inizio gennaio. Alcuni cantoni hanno già iniziato a somministrare delle dosi, ma per ora le cifre nella Confederazione sono ancora molto basse. Lo stesso succede nella maggior parte dei paesi dell'Unione Europea. Come mai allora un paese come Israele è già riuscito a vaccinare circa il 10% della popolazione?
Tra le molte modifiche legislative entrate in vigore il primo gennaio, spicca la revisione del codice stradale. Cosa cambia sulle strade e autostrade svizzere?
Anno nuovo in Svizzera significa anche nuovo presidente della Confederazione. Nel 2021 l'incarico è ricoperto dal ministro dell'economia Guy Parmelin. Nell'intervista, Parmelin respinge le critiche secondo cui nell'ambito della gestione della pandemia di coronavirus le autorità abbiano dato troppo peso all'economia.
tvsvizzera.it/mar
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