La settimana in Svizzera
Dalle nuove misure per favorire il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia fino alla prima grande nevicata dell'anno, passando dalla lotta ai batteri resistenti agli antibiotici. Sono due dei temi di cui si è parlato nella settimana appena trascorsa in Svizzera. Ripercorriamo qui l'attualità elvetica degli ultimi sette giorni.
Tra le misure proposte dal governo per favorire il trasporto su rotaia vi sono la riduzione dei prezzi delle tracce dal 2021, un adeguamento della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni TTPCP e il prolungamento dei contributi d'esercizio concessi agli operatori del traffico combinato non accompagnato.
L'indagine dell'associazione sindacale Travail.Suisse restituisce un quadro di impiegati insoddisfatti, preoccupati e stressati.
Sono abbondanti le nevicate che hanno imbiancato nella notte di venerdì le valli superiori ticinesi. Neve che non ha creato particolari disagi al traffico e che ha messo di buon umore i responsabili degli impianti di risalita.
Gli specialisti del Laboratorio federale di ricerca e di prova dei materiali che ben 200'000 tonnellate di microgomme siano state disperse nell'ambiente nel'ultimo trentennio.
La lotta alla mafia italiana figura tra le priorità della strategia 2020-2023 del Dipartimento di giustizia e polizia elvetico. Tale strategia contempla metodi di collaborazione che permetteranno alle varie autorità di combattere in modo interdisciplinare le organizzazioni criminali sul modello della lotta al terrorismo
"La tendenza al ribasso nell'industria svizzera Metalmeccanica è proseguita senza sosta anche nel terzo trimestre del 2019", rileva Swissmem, precisando che nel corso dei primi nove mesi del 2019 i nuovi ordinativi sono diminuiti del 13,2% per il quinto trimestre consecutivo, il fatturato del 3,7% e le esportazioni dell'1,4%.
Secondo i calcoli della SECO, a causa dell'invecchiamento della popolazione tra il 2021 e il 2065 ci sarà un indebolimento della crescita del Pil pro capite di quasi 0,3 punti percentuali all'anno (in media), riducendo il Pil pro capite del 2065 dell'11% rispetto a quello riscontrabile con le strutture demografiche odierne.
L'impiego eccessivo o inappropriato degli antibiotici può contribuire all'insorgere delle resistenze. Il numero di infezioni provocate da batteri resistenti cresce a livello mondiale e anche in Svizzera, indica in una nota l'Ufficio federale della sanità pubblica che ha lanciato una campagna di sensibilizzazione.
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