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La settimana in Svizzera

La spinosa questione dei figli dei jihadisti con passaporto svizzero e la nuova tassa sui biglietti aerei per penalizzare il traffico inquinante sono tra i principali fatti emersi dalla cronaca della settimana.

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 settembre 2019 - 15:00

Il governo ha deciso lo scorso 8 marzo di non rimpatriare gli ex combattenti jihadisti con passaporto elvetico che si sono recati all'estero con finalità di terrorismo. Riguardo ai loro figli, ha aggiunto il ministro degli Esteri Ignazio Cassis, "deve essere esaminato caso per caso"-

Il progetto di revisione della legge sul CO2 prevede una tassa sui biglietti aerei compresa fra 30 e 120 franchi, cui non saranno assoggettati i viaggiatori in transito. 

Un'iniziativa parlamentare chiede di portare la pena massima a 10 anni e mira a una sanzione minima di 3 anni per chi esercita un’influenza determinante in un'organizzazione criminale, come per il terrorismo

Iniziato il conto alla rovescia per lo spegnimento del reattore atomico della centrale bernese di Mühleberg, la più vecchia in attività.


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