Navigation

La settimana in Svizzera

Il premier italiano Giuseppe Conte tra i partecipanti al WEF di Davos Keystone

​​​​​​​

Il caso Lojacono-Baragiola e l'apertura del Forum mondiale di Davos hanno monopolizzato la cronaca di questa settimana nella Confederazione: l'ex membro del commando delle BR che ha partecipato all'agguato di Via Fani, attualmente residente in Svizzera, è uscito allo scoperto dopo gli attacchi del ministro dell'Interno Salvini. Mentre al vertice mondiale sulle Alpi grigionesi si sono contate diverse defezioni importanti, a partire da quella del presidente USA Trump. La cronaca giudiziaria ha poi offerto due succose vicende, riguardanti la vendita di dati bancari sensibili alla Germania e una maga truffa con auto di lusso.   

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 gennaio 2019
tvsvizzera/spal

Martedì è stato festeggiato, come da tradizione con la messa nella chiesa Santa Maria della Pietà in Campo Santo Teutonico, l'anniversario di fondazione del corpo delle guardie pontificie. I militari svizzeri giunsero infatti in San Pietro, per mettersi al servizio di papa Giulio II, il 22 gennaio 1506.

Altri sviluppi

Un 47enne è stato condannato nel Canton Argovia per una truffa effettuata con auto di lusso. Il titolare della società, fallita nel 2010, offriva supercar in leasing a condizioni di assoluto favore ma, come ha accertato l'inchiesta, c'era un trucco.    


La cittadina alpina di Davos è stata sulle prime pagine di tutti i giornali. Nei Grigioni si è tenuta infatti questa settimana la 49esima edizione dell Forum economico mondiale (WEF). 

Il Tribunale penale federale (Tpf) di Bellinzona ha condannato un 45enne per spionaggio economico aggravato e riciclaggio di denaro. L'ex bancario, giudicato in contumacia, aveva venduto i dati bancari di clienti germanici alle autorità fiscali tedesche. Berna potrebbe chiedere la sua estradizione dalla Germania ma le possibilità di successo sono scarse.


Alvaro Lojacono-Baragiola, l'ex militante delle BR, condannato in Italia per l'agguato di Via Fani in cui il 16 marzo 1978 venne sequestrato il presidente della DC Aldo Moro e uccisi i cinque membri della sua scorta, è tra gli ex terroristi che il ministro Salvini intende estradare in Italia. Ma fonti di Berna escludono questa ipotesi, dal momento che l'attuale dipendente dell'Università di Friburgo è cittadino svizzero e ha saldato le pendenze giudiziarie nella Confederazione. ma alcuni giuristi lasciano aperto un piccolo spiraglio... 




Partecipa alla discussione!

I contributi devono rispettare le nostre condizioni di utilizzazione.
Ordina per

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

I migliori articoli della settimana

Restate aggiornati/e con i migliori articoli di TVS tvsvizzera.it su un'ampia varietà di argomenti, direttamente nella vostra casella di posta elettronica.

Settimanale

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.