La settimana in Svizzera
Il fallimento della compagnia aerea Skywork è certamente la notizia della settimana in Svizzera, che ha visto anche un presunto 'ndranghetista a processo e delle irregolarità contabili emerse alla Polizia ferroviaria. Pubblicate intanto le statistiche sui pendolari e i residenti permanenti.
Nove svizzeri su dieci sono ormai pendolari. Di questi nove, secondo i dati diffusi lunedì dall'Ufficio federale si statistica UST, il 71% lavora al di fuori del comune di domicilio (erano solo il 59% nel 1990) e il 20% esercita la propria attività in un altro cantone.
Martedì, l'industria svizzera delle macchine, elettrotecnica e metallurgica (MEM) ha reso note una crescita semestrale del 16% nel fatturato e del 24% negli ordinativi. È un ottima notizia per un settore che poggia per l'80% commercio estero.
È giovedì, che al Tribunale penale federale è comparso un 60enne residente nel canton Berna, accusato tra l'altro di organizzazione criminale e ricettazione. L'accusa ritiene sia legato alle cosche impiantate in Lombardia, cui avrebbe procurato armi e droga.
Sempre giovedì, si è saputo di un'indagine amministrativa del Controllo federale delle finanze sull'uso di sovvenzioni pubbliche da parte della Polizia ferroviaria. Al centro delle attenzioni degli inquirenti vi sono tra l'altro le sponsorizzazioni a due società sportive.
Pochi giorni dopo aver annunciato nuovo collegamento Lugano-Ginevra, sul quale puntava molto lo scalo ticinese che da anni si dibatte in difficoltà finanziarie, la compagnia aerea Skywork (essa stessa di difficoltà) ha restituito la licenza d'esercizio.
Venerdì, infine, l'UST ha pubblicato i dati definitivi sulla popolazione residente permanente. La Svizzera sfiora gli 8'500'000 abitanti e conta oltre 2'100'000 stranieri. Continuano a costituire il 25% della popolazione, ma il loro afflusso è in calo.
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