Dei ‘Like’ su Facebook possono costare caro
Il tribunale distrettuale di Zurigo ha condannato lunedì un uomo ritenuto colpevole di diffamazione nei confronti di un controverso animalista. Oltre ad aver utilizzato appellativi infamanti, ha messo dei “mi piace” a commenti ingiuriosi. È la prima volta che la giustizia svizzera si pronuncia su un caso simile.
L’imputato, un 45enne, è stato condannato a una pena pecuniaria di 4'000 franchi (40 aliquote giornaliereLink esterno di 100 franchi). Contro la decisione è ancora possibile un ricorso al Tribunale cantonale.
Stando all’atto d’accusa, oltre ad avere usato appellativi come "antisemita", "razzista" e "fascista" contro Erwin Kessler e contro la sua Associazione contro le fabbriche d'animali (Vgt), il 45enne ha commentato con dei "like" e ha inserito diversi rimandi verso contributi di altre persone con commenti analoghi.
Tutte queste affermazioni sono evidentemente lesive dell'onore. Poco importa - scrive il giudice unico - se l'imputato abbia messo i "mi piace" a commenti fatti da altre persone. Con le sue condivisioni, l'uomo ha reso accessibile a un gran numero di persone giudizi penalmente perseguibili.
L'imputato non è peraltro riuscito a fornire le prove o motivi fondati per sostenere che le sue affermazioni non fossero lesive della personalità, si legge ancora nella sentenza.
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