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Energia, nubi sul negoziato Svizzera-UE

Le divergenze su immigrazione e rapporti istituzionali frenano l'intesa con Bruxelles

Questo contenuto è stato pubblicato il 12 gennaio 2015 - 23:06

Il negoziato tra la Svizzera e l'Unione europea, che si sta protraendo da ormai più di sette, è a buon punto. Solo un paio di questioni rimangono ancora aperte, prima di concludere l'accordo bilaterale destinato a regolare la partecipazione elvetica al mercato europeo dell'elettricità e il suo trasporto transfrontaliero.

Ma se dal profilo tecnico si è alle battute finali, aspetti di natura politica stanno impedendo l'intesa che è a portata di mano, come è filtrato dal Dipartimento federale dell'energia (DATEC).

Non vi è dubbio che il voto dello scorso 9 febbraio contro l'immigrazione di massa, che di fatto cancella l'accordo sulla libera circolazione, ha indispettito Bruxelles, così come le divergenze sul piano istituzionale che pesano sui rapporti tra la Confederazione e l'Unione europea. Di sicuro il perdurare di questa situazione penalizzerà sul piano finanziario Berna che si troverà a pagare la mancata integrazione della rete elettrica elvetica nel mercato energetico europeo.

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