Donazione di sangue: gli omosessuali non saranno più discriminati
Gli omosessuali non saranno più esclusi dalle donazioni di sangue. Lo ha stabilito mercoledì il Consiglio nazionale.
Se il Consiglio degli Stati confermerà la decisione adottata dalla Camera bassa, le restrizioni saranno legate solo a comportamenti sessuali a rischio, indipendentemente dal genere e dall'orientamento sessuale.
"La donazione di sangue è un atto civico, un atto di solidarietà, gratuito, generoso e senza discriminazioni. Questa assenza di discriminazione è essenziale e indiscutibile. Nessuno può essere discriminato", ha dichiarato a nome della commissione il verde liberale Michel Matter, spiegando gli elementi cardine della revisione della legge sugli agenti terapeutici, adottata all'unanimità dal plenum.
La comunità scientifica concorda sul principio che una persona che ha una relazione esclusiva e a lungo termine non rappresenta un rischio maggiore di trasmissione per via ematica di malattie infettive, indipendentemente dal suo orientamento sessuale, ha spiegato il deputato.
Non è quindi più necessario imporre dodici mesi di astinenza agli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, come avviene dal 1° luglio 2017, ha sottolineato il relatore della commissione. Prima di questa data, gli omosessuali erano invece sistematicamente esclusi dalla donazione.
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I criteri di esclusione, ha aggiunto, dovrebbero invece essere basati sul comportamento individuale di coloro che sono disposti a donare ed essere scientificamente fondati.
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