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Multa da 22,6 milioni di franchi per la Posta svizzera

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Questo contenuto è stato pubblicato il 18 dicembre 2017 - 13:21
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 18.12.2017)

La Commissione della concorrenza (COMCO) ha inflitto alla Posta svizzera una multa di 22,6 milioni di franchi per abuso di posizione dominante.  La società respinge le accuse e rimanda la decisione al Tribunale amministrativo federale (TAF).

La sanzione riguarda il settore degli invii in grandi quantità di lettere sopra i 50 grammi di clienti commerciali.

La Posta avrebbe ostacolato il concorrente Quickmail e discriminato certi clienti utilizzando "un sistema di prezzi non trasparente", ha comunicato la COMCO.

Disparità di trattamento

La Posta accorda ai clienti commerciali condizioni contrattuali speciali per invii postali di valore annuo pari o superiore a 100'000 franchi. Secondo la COMCO, l'azienda ha trattato in modo diverso clienti con caratteristiche simili.

La Posta è una società anonima di diritto speciale interamente di proprietà della Confederazione, dalla quale riceve l’incarico di erogare il servizio postale di base. Per contribuire al finanziamento di quest’ultimo, l’azienda detiene il monopolio sugli invii nazionali di lettere di peso inferiore ai 50 grammi. Keystone

Per un gran numero di contratti sono stati concordati sconti inferiori a quelli stipulati nei sistemi tariffari. Alcuni clienti hanno quindi dovuto pagare prezzi più elevati di altri.

Oltre a ciò, la Posta ha introdotto uno sconto supplementare con il sistema tariffario CAPRI, in vigore dal 2011. I clienti venivano premiati se raggiungevano o superavano l'obiettivo di fatturato mensile concordato con la Posta, ma venivano penalizzati se non lo raggiungevano.

Mai prima d'ora la Commissione della concorrenza aveva sanzionato l'azienda per posizione dominante. 

"Accuse ingiustificate"

"La Posta crede fermamente di aver sempre agito in modo legittimo nei confronti dei clienti e del mercato e rimanda pertanto la decisione al Tribunale amministrativo federale", ha comunicato dal canto suo la Posta.

Il “gigante giallo” ha sottolineato che i sistemi tariffari in questione sono stati sviluppati e impiegati nel rispetto della Legge sulle poste. La concorrenza non è mai stata ostacolata dai prezzi applicati. Poiché la COMCO non ha ancora giustificato la sua decisione, la Posta non è in grado di esprimersi sui dettagli.

La Posta - nella nota - ha sostenuto di aver interamente modernizzato nell'aprile 2011 il suo sistema tariffario rendendolo consapevolmente calcolabile e orientato ai costi. I prezzi per i clienti commerciali con un fatturato annuo superiore ai 100'000 franchi non vengono calcolati soltanto in base al volume di lettere previsto ma anche in base alle abitudini di spedizione, precisa il gigante giallo nel comunicato. Più un cliente contribuisce, con la propria pianificazione, le proprie abitudini e la preparazione degli invii, a ridurre i costi della Posta, maggiore sarà lo sconto a lui accordato.

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