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Brexit, l'UE deciderà la prossima settimana sul rinvio

Il premier britannico Boris Johnson esce dal numero 10 di Downing Street. Keystone


I rappresentanti dei Ventisette si sono incontrati venerdì per discutere della durata del rinvio della Brexit all'indomani dell'annuncio di Boris Johnson di nuove elezioni anticipate nel Regno Unito, su cui dovrà però esprimersi il parlamento britannico.

Questo contenuto è stato pubblicato il 25 ottobre 2019 - 12:45
tvsvizzera/afp/reuters/spal con RSI (TG del 25.10.2019)

La presa di posizione dell'UE è stata però rimandata alla prossima settimana, quando vi sarà già stato il pronunciamento di Westminster previsto per lunedì sull'eventualità di tornare alle urne. 

Il premier britannico ha ammesso giovedì sera, dopo una settimana in cui aveva ripetuto incessantemente che il suo paese sarebbe uscito dall'Unione Europea entro il 31 ottobre "costi quel che costi", che non poteva essere rispettata la scadenza concordata a causa della bocciatura da parte della Camera dei comuni del calendario accelerato per l'adozione delle norme necessarie alla Brexit.

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Ora spetta quindi all'UE indicare un nuovo termine per il divorzio. Le due opzioni sul tavolo sono il rinvio di tre mesi al 31 gennaio e il differimento elastico fino alla data dell'adozione dell'accordo sulla Brexit, denominato "flextension" (flessibilità e estensione).

La separazione, se verrà accettata questa proposta, decorrerà dal primo giorno del mese successivo in cui si perfezionerà l'iter di ratifica. Finora la Brexit è stata rinviata a due riprese: inizialmente prevista per il 29 marzo, è stata differita prima al 12 aprile e poi, appunto, al 31 di questo mese.

Ma la scelta dei Ventisette è condizionata dall'evoluzione politica al di là della Manica. Per uscire dell'impasse Boris Johnson, come aveva del resto fatto anche l'ex premier Theresa May, vuole giocare la carta delle elezioni anticipate al 12 dicembre ma deve ottenere il consenso dei due terzi del parlamento, tra cui diversi deputati dell'opposizione laburista.

Per guadagnare la loro adesione alla nuova consultazione popolare il leader dei conservatori ha promesso di attendere fino al 6 novembre per l'approvazione parlamentare dell'accordo con l'UE. Ma il laburista Jeremy Corbyn ha già detto che vuole conoscere la decisione UE sul rinvio, prima di orientare i suoi colleghi di partito sull'eventualità di elezioni anticipate.

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