Ucciso dalla polizia accoltellatore jihadista a Londra
Un uomo è stato ucciso domenica dagli agenti dopo che aveva accoltellato tre persone, una in modo grave, in una trafficata via commerciale nella periferia meridionale di Londra. In un comunicato la polizia ha definito l'attacco come "terroristico" e "di natura islamista".
Il presunto terrorista, che aveva con sé una finta cintura esplosiva, era noto agli investigatori: si tratta di Sudesh Amman, un ex detenuto condannato nel 2018, all'età di 18 anni, per una serie di reati legati a un'organizzazione jihadista (propaganda, raccolta di informazioni utili alla preparazione di un attentato) e, secondo Sky News, sarebbe stato sottoposto a stretta sorveglianza dopo la sua scarcerazione anticipata - dopo l'espiazione di metà della condanna di tre anni - avvenuta il mese scorso.
Il premier Boris Johnson ha fatto sapere in serata che avrebbe presentato già lunedì un progetto di inasprimento delle condizioni per la liberazione di detenuti condannati per terrorismo.
L'attentato è avvenuto nel primo pomeriggio a Streatham, un quartiere residenziale a sud del Tamigi: fonti di polizia hanno riferito che un uomo versa in gravi condizioni - ma sarebbe fuori pericolo secondo gli ultimi bollettini medici - e una donna risulta ferita in modo meno serio mentre una terza persona presenta solo lesioni superficiali provocate da schegge di vetro.
Secondo testimoni gli agenti avrebbero sparato tre volte sull'attentatore, che veniva pedinato da poliziotti in borghese.
L'ultimo attacco qualificato come terroristico nel Regno Unito risale allo scorso 30 novembre quando un uomo aveva accoltellato cinque persone, uccidendone due, sul London Bridge, prima di essere abbattuto dagli agenti.
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