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Stati Uniti, battaglia dopo la morte del giudice Scalia

La nomina del successore potrebbe cambiare gli equilibri politici

Questo contenuto è stato pubblicato il 14 febbraio 2016 - 14:44

La morte improvvisa del giudice Antonin Scalia, il più conservatore della Corte suprema statunitense, apre la strada a dei capovolgimenti politici nella corsa alla Casa Bianca. Scalia, 79 anni, di origini italo-americane, è deceduto in Texas a causa di un malore avuto durante una battuta di caccia. L'equilibrio della Corte, che ha 9 membri, fino a oggi era a favore dei repubblicani. Barack Obama ha ora la possibilità di aggiungere un giudice democratico (che dovrà essere approvata dal Senato), alterando il quadro politico. I repubblicani, infatti, hanno chiesto che il nome del successore venga fatto dopo le elezioni.

Donald Trump ha sollecitato il Senato a bloccare la nomina, mentre Hillary Clinton ha affermato: "Il Senato ha una responsabilità costituzionale cui non può abdicare per ragioni partigiane". Lapidario anche Obama: "È mia responsabilità indicare un successore, perciò la scelta sarà fatta a tempo debito". Il presidente, che ha telefonato alla famiglia del defunto per porgere le sue condoglianze, ha aggiunto che ora è giusto ricordare degnamente Scalia, un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla giurisprudenza.

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