Stati Uniti, battaglia dopo la morte del giudice Scalia
La nomina del successore potrebbe cambiare gli equilibri politici
La morte improvvisa del giudice Antonin Scalia, il più conservatore della Corte suprema statunitense, apre la strada a dei capovolgimenti politici nella corsa alla Casa Bianca. Scalia, 79 anni, di origini italo-americane, è deceduto in Texas a causa di un malore avuto durante una battuta di caccia. L'equilibrio della Corte, che ha 9 membri, fino a oggi era a favore dei repubblicani. Barack Obama ha ora la possibilità di aggiungere un giudice democratico (che dovrà essere approvata dal Senato), alterando il quadro politico. I repubblicani, infatti, hanno chiesto che il nome del successore venga fatto dopo le elezioni.
Donald Trump ha sollecitato il Senato a bloccare la nomina, mentre Hillary Clinton ha affermato: "Il Senato ha una responsabilità costituzionale cui non può abdicare per ragioni partigiane". Lapidario anche Obama: "È mia responsabilità indicare un successore, perciò la scelta sarà fatta a tempo debito". Il presidente, che ha telefonato alla famiglia del defunto per porgere le sue condoglianze, ha aggiunto che ora è giusto ricordare degnamente Scalia, un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla giurisprudenza.
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