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Russia, ucciso l'oppositore Boris Nemtsov

Il 55enne, vicepremier ai tempi di Eltsin, è stato freddato venerdì nel centro di Mosca; la condanna del presidente Vladimir Putin lascia perplessi

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 febbraio 2015 - 20:18

Sconcerto e indignazione anche internazionale per l'omicidio in Russia di Boris Nemtsov. Il 55enne oppositore del presidente russo Vladimir Putin è stato ucciso venerdì sera mentre passeggiava nel centro di Mosca: un'esecuzione che apre molte domande, alle quali forse non si avrà mai risposta, nonostante l'unanime richiesta di fare chiarezza arrivata da Washington, Berlino e Parigi.

Anche il presidente russo Putin ha immediatamente reagito all'assassinio di Nemtsov, condannando il fatto e annunciando di aver preso il totale controllo delle indagini. Cosa che lascia perplessi gli altri oppositori del Cremlino, i quali temono un inquinamento delle prove. Questo omicidio, infatti, getta nuove ed inquietanti ombre sulla politica russa, essendo Nemtsov solo l'ultimo di una serie di oppositori di Putin morti in circostanze misteriose.

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