Pubblicate le registrazioni delle ultime parole di Khashoggi
Prima di essere ucciso nel consolato saudita a Istanbul, il giornalista Jamal Khashoggi chiese ai suoi aguzzini di non tappargli la bocca perché temeva di soffocare visto che soffriva d'asma. Lo si apprende da alcune inedite trascrizioni delle registrazioni audio dei momenti del delitto avvenuto il 2 ottobre scorso.
Le registrazioni sono state pubblicate mercoledì dal quotidiano turco Daily Sabah, molto vicino al presidente Recep Tayyip Erdogan. Nella conversazione emergono tra l'altro i tentativi di indurre il reporter a tornare in Arabia Saudita e di obbligarlo a inviare un messaggio al figlio per dirgli di non preoccuparsi di una sua eventuale assenza.
Alcuni dettagli della trascrizione pubblicata da Sabah si trovavano già in un rapporto delle Nazioni Unite sull'uccisione di Khashoggi che era stato rilasciato a giugno. In esso si legge che l'Arabia Saudita è responsabile dell'uccisione e che il ruolo nella vicenda del principe ereditario Mohammed bin Salman dovrebbe essere esaminato. Il 33enne nega qualsiasi coinvolgimento nell'omicidio.
L'Arabia Saudita aveva inizialmente offerto molteplici e divergenti spiegazioni sull'accaduto. Con l'aumento della pressione internazionale, il regno ha infine ripiegato sulla spiegazione che il reporter sia stato ucciso in una rissa all'interno del loro consolato ma senza l'autorizzazione della casa regnante.
Riad ha messo 11 persone sotto processo. I resti di Khashoggi non sono mai stati trovati.
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